Cronaca
Luisella Rossi, svanita nel nulla da cinque anni
Il fratello non si arrende: “Non si può scomparire così. A Piedicavallo poi, mica a Milano”. Il caso rilanciato nei giorni scorsi anche da “Chi l’ha visto?”
Era un freddo giorno di metà novembre. Nevicava. E sotto quella coltre bianca che aveva ricoperto la valle svanirono le tracce di Luisella Rossi.
Luisella Rossi scomparsa nel nulla esattamente cinque anni fa a Piedicavallo. “Chi l’ha visto?” rilancia il caso
Cinque anni sono trascorsi da quel maledetto giovedì del 2019, quando la donna svanì letteralmente nel nulla. In occasione dell’anniversario, “Chi l’ha visto?” ha rilanciato il suo caso perché ancora oggi non si sa che fine abbia fatto e cosa le sia successo.
Ospite della struttura Serena, a Piedicavallo, Luisella, che all’epoca aveva 42 anni, uscì la mattina con l’intenzione di andare al bar a bere il caffè. Nessuno l’avrebbe più rivista.
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Le ricerche senza successo sotto la nevicata
Scattato l’allarme, nel pomeriggio, venne attivato il protocollo per la ricerca delle persone scomparse. Una corsa contro il tempo e il freddo, che vide coinvolti carabinieri forestali, forze dell’ordine e volontari del Corpo Antincendi Boschivi del Piemonte, del Coordinamento territoriale di Protezione civile, della Protezione civile comunale di Biella e del Soccorso Alpino, con il coordinamento della prefettura e la regia dei vigili del fuoco del comando provinciale.
Vennero setacciati i boschi e le strade tra Piedicavallo e Rosazza, con l’ausilio di unità cinofile. Con tutta quella neve, però, nemmeno il fiuto dei cani permise di rintracciare la donna.
Alla fine, come succede in questi casi, dopo diversi giorni di sforzi infruttuosi, le ricerche vennero sospese.
Il fratello Roberto non si arrende: “Non si più sparire nel nulla. A Piedicavallo, poi, mica a Milano”
Qualcuno, però, continuò a tentare di rintracciare Luisella: suo fratello Roberto.
«La cercai per mesi ovunque – racconta oggi – con l’aiuto di alcuni amici. Macinammo chilometri e chilometri a piedi e in auto, nei boschi, lungo i torrenti… Ma non ne uscì nulla».
A distanza di cinque anni, ormai le speranze dell’uomo di ritrovarla viva sono davvero ridotte al lumicino. Non solo perché quel giorno imperversava il maltempo, ma anche perché Luisella aveva grosse difficoltà di deambulazione – zoppicava vistosamente – e non era attrezzata per rimanere a lungo esposta a quel freddo. Tuttavia il 51enne non si rassegna a non sapere cosa sia successo alla sorella.
«I primi tempi – spiega – qualche segnalazione di presunti avvistamenti arrivava, poi cessarono anche quelle. Non passa giorno senza che pensi a lei. Le persone ovviamente, quando succedono queste cose si dispiacciono in quel momento lì, poi dopo un po’ si dimenticano. E’ normale, una notizia viene soppiantata da un’altra, poi da quella successiva ancora. Per un familiare invece è diverso. Ormai non più ho aggiornamenti da anni, né dalle forze dell’ordine, né dalla struttura. Non c’è una traccia, eppure non può essere svanita. Non riesco a capacitarmi di come una persona possa scomparire nel nulla. A Piedicavallo, poi, non a Milano».
A Roberto oggi rimane un unico rammarico: «In quella zona c’erano delle telecamere – chiarisce -, ma non funzionavano. Chissà, magari se fossero state attive avrebbero almeno registrato il suo passaggio, l’ora, la direzione…».
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