Biella
L’artista Kris Rizek scambiato per teppista e minacciato con una pala
E’ successo a Biella
Certe cose possono succedere solo a Biella. Kris Rizek, artista contemporaneo di fama internazionale, realizza un’opera sulla facciata di un palazzo di via Orfanotrofio, ma un residente lo scambia per teppista e minaccia di picchiarlo con una pala.
Il fatto, raccontato da Repubblica, è accaduto ieri a margine dell’inagururazione della mostra dedicata a dedicata a “Banksy, Jago e TvBoy”. Era stato lo stesso sindaco Claudio Corradino ad invitare gli artisti che esponevano ad abbellire la città realizzando opere sui muri.
Kris Rizek avrebbe provato a spiegare le sue ragioni, accettando pure di cancellare l’opera. Ma i toni della discussione si sono comunque alzati, tanto che è dovuta intervenire la polizia per riportare la calma.
Nella foto un’opera di Kris Rizek
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Sonia
24 Ottobre 2023 at 12:16
eh gia’, ora imbrattare i muri e’ arte, poi i giovinastri copiano, quello con la pala ha ragione da vendere, che certe schifezze le facciano sui muri dei loro genitori o caserme forze dell’ ordine, poi vediamo che succede….
ernesto trismegisto
24 Ottobre 2023 at 13:30
Ha fatto bene ad inseguirlo con la pala: doveva anche ficcargli un paio di calci nel cubo !
Tutti bravi a fare gli artisti sui muri degli altri…
Stephan
24 Ottobre 2023 at 14:34
Non è colpa dell’artista di turno, se viene invitato ad “abbellire” i muri cittadini. Forse si sarebbe dovuta organizzare in modo differente, oppure trattasi di mera pubblicità! In ogni caso…l’arte del passato ci messo sul piedistallo del mondo, il turismo non è solo per il mare, il cibo, ma anche, e soprattutto, per l’arte! Aprite la mente anche a cose, non materiali, la vita non è solo viaggiare in un Suv, raccontare a tutti dove si va in vacanza, pomparsi i muscoli e rifarsi il naso; Cose che possono alleviare sensi di inadeguatezza ,di vuoto esistenziale, ma che svaniranno nel tempo.Se non esistesse l’arte ( musica, teatro, cinema, pittura, scultura ecc. ) La vita sarebbe molto piatta.
Ardmando
25 Ottobre 2023 at 7:56
Definire “artisti” questi imbrattamuri richiede lo stesso coraggio che occorre per definire cantanti la pletora di strilloni intonati con l’autotune che spopolano tra i ragazzini (e meno ragazzini). Più si da visibilità a questa gentaglia e più troveranno emuli disadattati che vivono solo sui social. Che amarezza il presente e il futuro di certa gioventù. Per fortuna non sono tutti così.
Stephan
25 Ottobre 2023 at 18:55
L’arte è innovazione, mutazione, trasformazione. Quello che per alcuni è spazzatura, per altri non lo è, tutto è soggettivo! Disadattati ce ne sono di tutte le età, ceto, etnia,e credo.
Sicuramente c’è un gran mercato fine a se stesso, del nulla, ma nel mezzo qualcuno/qualcosa, di buono, salta sempre fuori. Democrazia è libertà di pensiero, di espressione, di gradire e non, idealizzare la spazzatura e trovare chi ne crea mercato.