Cronaca
Incidente a Ondaland, ecco come sono andati realmente i fatti
La direzione del parco acquatico Ondaland, in seguito alle notizie apparse su vari media riguardanti un incidente accaduto presso la struttura, ha diffuso una nota stampa per fare chiarezza.
“Non abbiamo intenzione di mettere in ombra l’evidenza dell’incidente – si legge nel comunicato – o lo stato di salute dei malcapitati, che per motivi di privacy non possiamo comunicare, ma volevamo porre attenzione su come fosse stato esposto l’accaduto dai media. Esponiamo i fatti come accaduti. Attorno alle ore 17.30 sul Water Coaster, da sempre presente tra le attrazioni adrenaliniche del nostro parco, purtroppo due gommoni con a bordo 4 ragazzi minorenni si sono scontrati durante la corsa fermandosi dopo l’urto a metà dell’attrazione. Immediatamente soccorsi dal bagnino e dai soccorritori del nostro parco si è constatato che due dei quattro sono usciti immediatamente da soli dal canale dello scivolo apparentemente illesi mentre per gli altri due è stato valutato come “trattarli” dal personale intervenuto in quanto più doloranti e in stato vigile alternato a causa dell’urto.
“Per caso presenti sul posto c’erano altri due soccorritori/medici/infermieri – prosegue la nota – non sappiamo, che si sono prestati ad aiutare i nostri. Generalmente quando si chiama il 118 viene chiesto a chiunque di spiegare lo stato degli infortunati, cosa difficile per qualsiasi persona dia per primo un allarme senza avere nozioni mediche. In questo caso erano presenti 4 soccorritori che si sono intesi immediatamente con il 118. Da questo momento in poi è l’operatore del 118 che in base a proprie valutazioni decide cosa fare intervenire. Infatti tempo pochi minuti sono arrivati un’ambulanza e l’elisoccorso.
“Arrivata l’equipe medica – continua il comunicato della direzione di Ondaland – ha preso in mano la situazione, portato le prime cure ed è ripartita come fa un equipe di professionisti che svolgono il proprio lavoro. A noi non è stata data nessuna informazione, né sulla salute dei due ragazzi, né sui mezzi con cui venissero trasportati, né sul colore dei codici di rientro, come capita sempre durante questi interventi. Durante questi momenti che da leggere sembrano eterni, il parco ha proseguito nelle proprie attività, non c’è stato panico, la maggior parte degli avventori non si è nemmeno accorta che fosse accaduto qualcosa di strano e quello scivolo, che gli infortunati avevano già fatto più volte durante la giornata, è stato riaperto e utilizzato da altre persone fino all’orario di chiusura e resta regolarmente aperto assieme a tutti gli altri presenti nel Parco.
“Ora, come dai fatti esposti, qualcuno abbia potuto passare a chi ha pubblicato, informazioni del tipo “caduti da uno scivolo”… “due metri di altezza…” e addirittura i codici di rientro del 118 che non sappiamo nemmeno noi che eravamo sul posto, oltre che a un non richiesto, in quanto non necessario, intervento dei Carabinieri non sappiamo come ci sia arrivati. Pur essendoci stato realmente un incidente, l’informazione trasmessa dettagliava, con toni che potevano far pensare al peggio, infortuni fortunatamente risolvibili con più o meno giorni di prognosi. Anche Noi, solo ieri, ricevute le richieste danni con allegati referti medici, abbiamo potuto avere certezze sulle condizioni dei malcapitati in quanto, per privacy, nemmeno Noi Le avvremmo potute sapere. Siamo pronti, tramite assicurazione a risarcire gli infortunati appoggiando per veloce liquidazione del richiesto.
“Purtroppo – conclude la nota della direzione di Ondaland – durante la stagione si possono verificare incidenti di varia entità, nel 99% dei casi risolvibili con del ghiaccio o cerotti. Per fortuna pochissimi negli anni si possono ricondurre a fratture o traumi. In un luogo in cui ci si muove e si affrontano varie attrazioni in costume da bagno si ha evidentemente il corpo meno protetto da scarpe e abiti e più esposto a colpi e sbucciature. Onestamente non avremmo nemmeno voluto commentare oltre ma non è stato possibile vista la continua ripresa della notizia”.
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