Cossatese
Il professor Sandro Tognatti non è morto a causa del vaccino
Soffriva di cardiomiopatia
BIELLA – A seguito del decesso del professor Sandro Tognatti avvenuto il 14 marzo 2021, la Procura della Repubblica di Biella ha disposto una consulenza tecnica collegiale volta a stabilirne le cause e la sua ipotetica riconducibilità alla somministrazione del vaccino anti SARS – CoV – 2 prodotto dalla società “AstraZeneca”.
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La rilevanza della vicenda, considerato altresì il contesto storico in cui la medesima si innesta, ha imposto l’espletamento di accertamenti tecnici complementari agli esiti dell’esame autoptico condotto dal medico legale Dr. Roberto Testi.
Pertanto, a seguito del sequestro probatorio delle dosi-fiale del lotto ABV5811 Astrazeneca presso il centro vaccinale di Candelo, è stato conferito l’incarico al Prof. Franco Tagliaro (Professore ordinario di Medicina Legale presso l’Università di Verona, specialista in Medicina Legale e Biochimica e Chimica Clinica, patologo e tossicologo forense) e al Prof. Marco Macchia (Professore ordinario di Ordinario di Chimica Farmaceutica presso l’Università degli studi di Pisa) di accertare la sussistenza di eventuali recenti e/o pregresse assunzioni di composti ad azione farmaco-tossicologica da parte di Sandro Tognatti, evidenziandone l’eventuale ruolo causale e/o concausale nella verificazione dell’evento mortale, nonché – se opportuno e allo scopo di fornire una risposta adeguata al quesito precedente – di evidenziare mediante analisi documentale e su base sperimentale, la correttezza del prodotto COVID-19 Vaccine AstraZeneca avente codice lotto/fiala ABV5811 somministrato presso il Centro vaccinale di Candelo in relazione al Dossier di Registrazione e la loro potenziale efficacia causale/concausale rispetto il decesso di Tognatti Sandro.
Gli stessi venivano altresì affiancati dal Prof. Ugo Moretti (Professore associato presso l’Università degli studi di Verona, esperto in farmacoepidemiologia e farmacovigilanza con particolare riferimento alle reazioni avverse da farmaci e vaccini) e dal Dr. Marco Marietta, specialista in ematologia, esperto in emostasi e trombosi.
Le risultanze della consulenza collegiale hanno confermato l’assenza di una causalità giuridicamente rilevante tra la somministrazione del vaccino Astrazeneca e il decesso del professor Tognatti.
È stato accertato che il professore versava in una condizione patologica pregressa, denominata cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, difficilmente rilevabile mediante esami radiologici.
Pertanto, per effetto della vaccinazione e delle condizioni pregresse in cui il soggetto versava, l’elevato stato febbrile (che costituisce reazione comune alla somministrazione del vaccino) ha rivestito un ruolo di evento scatenante idoneo a causare un arresto cardiaco successivo ad aritmia (non prevedibile).
La causa della morte, quindi, è correlata in modo diretto ad una preesistente condizione patologica del miocardio (in soggetto apparentemente sano e lievemente iperteso) non conosciuta né conoscibile in assenza di precedenti patologici clinicamente evidenti e non rilevabile in sede anamnestica.
In merito alla correttezza della composizione del prodotto COVID-19 Vaccine Astrazeneca lotto ABV5811, l’analisi della documentazione acquisita ha permesso di rilevare l’assenza di criticità sia nella catena di conservazione, sia nella preparazione farmaceutica del vaccino.
Le risultanze della consulenza tecnica verranno inviate all’Agenzia Italiana del Farmaco, come concordato dal momento della decisione di questa procura di procedere al sequestro preventivo del lotto ABV5811 e al sequestro probatorio delle fiale somministrate presso il Centro vaccinale di Candelo, così fornendo un contributo di alto livello scientifico.
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