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Cronaca

Il donatore cambia idea, rinviato il trapianto di midollo per il piccolo Gabry

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Sembrava tutto pronto. Invece il trapianto di midollo osseo del piccolo Gabriele, due anni, affetto da una malattia genetica rarissima, è stato rimandato. Proprio nel momento in cui il bimbo stava per affrontare l’intervento che gli avrebbe donato una nuova vita, l’improvviso rinvio da parte del donatore ha allungato le tempistiche della guarigione.

Leggi qui la storia del piccolo Gabry

La famiglia, spiazzata dalla notizia, chiede consapevolezza a chi decide di donare: «E’ un gesto semplice ma deve essere fatto con giudizio – commenta mamma Filomena Rinaldi, di origini biellesi – Gabry sta bene e può ancora aspettare ma altri bimbi non sono così fortunati. E’ quindi indispensabile agire con grande responsabilità, in gioco ci sono vite umane, quando si viene chiamati bisogna presentarsi».

La “doccia fredda” è arrivata nei giorni scorsi ai familiari del piccolo. «Gabry dopo alcuni piccoli ritardi era pronto per cominciare il “vero” percorso al trapianto – spiegano i genitori attraverso la pagina Facebook “Gabry Little Hero” – Arrivati in ospedale, dopo le indicazioni, le raccomandazioni, i saluti, i pianti, le promesse, stavamo per entrare in reparto quando, con nostra grande sorpresa, abbiamo trovato il primario ad aspettarci perchè voleva parlarci: il donatore poco prima del nostro ingresso ha chiesto un rinvio di data».

Un fatto, quest’ultimo, che ha letteralmente disorientato la famiglia. «Ovviamente non conosciamo i motivi di questa richiesta che saranno più che validi – continuano i genitori – e non giudichiamo il nostro donatore che comunque è il nostro angelo e come tale continueremo a definirlo. Tuttavia questo rinvio ci ha provati».

Pur trattandosi di una posticipazione e non di una rinuncia, ad oggi non è stata ancora fissata una data certa per il trapianto. «Verrà probabilmente spostato a metà novembre ma dobbiamo ancora aspettare la conferma definitiva – conclude Filomena – Partendo da questa nostra “disavventura” vogliamo chiedere meno indifferenza. Dietro ad una donazione c’è un ricevente, il paziente, ma anche una famiglia, un ospedale, si parla di vite sospese in funzione di questo momento. Il rinvio di data non è così raro come si pensa. Questo porta con sè implicazioni pratiche, emotive, organizzative. A noi ha creato grande stress emotivo ma per fortuna Gabriele può ancora attendere il suo angelo. Altri malati non hanno più tempo. Ribadiamo quindi che la scelta del dono deve essere fatta con senso di responsabilità e coscienza».
Giulia Gaia Maretta

La pubblicazione della foto del minore è stata autorizzata dai genitori

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