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Cronaca

“Il cellulare può provocare tumori al cervello”

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“Il cellulare può provocare tumori al cervello” in caso di uso prolungato. A stabilirlo è la Corte d’Appello di Torino che ha confermato la sentenza del Tribunale di Ivrea, emessa nel 2017, sul caso di Roberto Romeo, dipendente Telecom Italia.

Come raccontato nel dettaglio dai colleghi del Canavese.it, per i giudici c’è un nesso tra la sua malattia – un neurinoma del nervo acustico, benigno ma invalidante – e l’utilizzo frequente del telefono, usato dall’uomo anche 4 o 5 ore al giorno per circa 15 anni. Una sentenza storica destinata a fare giurisprudenza, la prima al mondo a confermare il nesso causa-effetto tra un tumore e l’uso del telefonino. La Corte ha condannato l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al lavoratore.

Si riapre il dibattito

La sentenza della Corte d’Appello riapre il dibattito sulle neoplasie e sui possibili legami con l’uso del cellulare. Tuttavia l’estate scorsa un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Arpa Piemonte, dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie (Enea) e dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (IREA) non ha dato conferme all’aumento di neoplasie legato all’uso del cellulare.

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