Biella
I disastri del maltempo nel Biellese – FOTO
Decine di alberi caduti sulle strade, tetti scoperchiati, pali della luce divelti: ingenti i danni provocati da vento e temporale. Oltre 70 gli interventi dei pompieri
Svariate decine di alberi caduti, tetti scoperchiati, pali della luce abbattuti, finestre in frantumi, auto danneggiate, linee ferroviarie bloccate per ore. Sono stati ingenti i danni e i disastri del maltempo nella notte tra giovedì e venerdì. L’intenso temporale che si è abbattuto sulla nostra provincia ha lasciato il segno, ancora una volta.
I disastri del maltempo: venerdì colpite diverse zone del Biellese
Le zone colpite sono diverse, da Vergnasco a Candelo, da Benna a Verrone e Magnovevolo, da Masserano a Castellengom da Zubiena a alla Valsessera. Le situazioni più critiche, però, sono state registrate nel Basso Biellese.
Oltre 70 interventi dei vigili del fuoco nel corso della giornata
Per rendersi conto dell’impatto del fenomeno atmosferico, è sufficiente citare un dato: alle 7,30 di ieri il comando provinciale dei vigili del fuoco aveva già 35 interventi in coda. Nell’arco della giornata sarebbero saliti ad almeno settanta. Senza contare quelli di carabinieri e volontari del corpo Aib. Per far fronte a tutte le chiamate, è stato necessario anche richiamare pompieri che erano liberi dal servizio. Di fatto tutto il personale del comando di via Santa Barbara e del distaccamento di Cossato è stato impiegato per gestire l’emergenza, vale a dire rimuovere gli alberi caduti, liberare strade, sgomberare le carreggiate da pannelli e tegole di tetti sradicati dal vento e spinti anche a decine di metri di distanza.
Danni ad abitazioni e aziende
Il maltempo non ha risparmiato nessuno. Sono stati registrati danni alle abitazioni, così come alle aziende. A Vergnasco, ad esempio, una pianta è andata a finire sul muro di recinzione del parcheggio di un’azienda tessile, che ha dovuto fare i conti anche con la rottura dei lucernari e il conseguente ingresso della pioggia nei reparti. In un’altra ditta, questa volta a Sandigliano, non solo hanno scoperto che il vento aveva divelto una parte del tetto del capannone, ma anche che aveva spinto le lastre sradicate in un terreno a ben 300 metri di distanza…
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