Biella
«Ho sentito lo scoppio e un dolore lancinante»
Parla il dipendente Seab colpito da un pallino del fucile di un cacciatore mentre lavorava
«Ho sentito lo scoppio e un dolore lancinante. L’intervento è andato bene, giovedì mattina mi hanno rimosso il pallino. Era finito in profondità dietro alla palpebra, non ha danneggiato l’occhio per mezzo centimetro. Nella sfortuna, mi è andata bene».
A parlare è Stefano Moi, il dipendente della Seab che nei giorni scorsi era stato colpito dal pallino esploso da un fucile mentre si trovava nella discarica di Masserano.
«Ho sentito lo scoppio e un dolore lancinante»
«Stavo lavorando sul pozzo d’aspirazione del gas, all’interno del perimetro – racconta il 46enne -. A un certo punto ci siamo accorti che c’era qualcuno che si muoveva, poi all’improvviso ho sentito uno scoppio e un dolore lancinante e sono caduto a terra».
Stefano si è messo a urlare ed è stato soccorso da un collega, che ha immediatamente chiesto aiuto. Sono poi arrivati i carabinieri e il personale del 118. Giovedì mattina l’intervento chirurgico a Novara per la rimozione del pallino. «Per fortuna non ci sono danni permanenti, ma c’è mancato davvero un pelo. Ora sono a casa, in settimana è in programma la prima visita di controllo, dovrebbe risolversi tutto in una quindicina di giorni».
Stefano preferisce non entrare troppo nei dettagli della vicenda, dato che le indagini sono ancora in corso. «Posso solo dire che è vero che da tempo segnalavamo la presenza di cacciatori troppo spesso eccessivamente vicini alla discarica. Spero che quanto successo serva a regolarizzare un po’ di più certe situazioni, per fare in modo che durante le battute non ci si avvicini ai perimetri di case e luoghi di lavoro».
Già diverse segnalazioni
A confermare che la questione battute di caccia troppo vicine era già stata sollevata è stato anche il presidente della Seab, Gabriele Bodo Sasso. «In passato è stata più volte segnalata la presenza di cacciatori che sparavano all’interno della discarica. I carabinieri, in seguito alle verifiche effettuate, hanno constatato la presenza di un’elevata quantità di piombini nell’area».
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