Cossatese
Finge di essere interessata ad un impiego come badante e durante l’incontro di lavoro lo deruba
Vittima dell’inganno un 75enne del Cossatese. Grazie ad un’accurata indagine la malfattrice e i suoi complici sono stati individuati
COSSATO – Articolate indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo coordinate dalla Procura della Repubblica di Biella. Scoperti gli autori del furto commesso in danno di un anziano.
Finge di essere interessata ad un lavoro e lo deruba
L’ignara vittima era stata contattata nello scorso mese di dicembre attraverso un noto social network da una donna che si era proposta come badante. Dopo alcune telefonate preliminari l’uomo aveva acconsentito ad un appuntamento per conoscersi e perfezionare i termini dell’eventuale rapporto di collaborazione domestica. E proprio durante questo incontro avvenuto nell’abitazione del settantacinquenne, al quale la malintenzionata si era presentata in compagnia di una complice, l’abile malfattrice è riuscita a distrarre il vecchietto e ad impossessarsi del danaro custodito in casa. Le due donne si sono poi allontanate a bordo di un’utilitaria condotta da un terzo malvivente che le aspettava in strada.
Realizza dopo di aver subito un furto
Solo in un secondo momento, rendendosi conto della mancanza del contante, il malcapitato ha realizzato di aver subito un furto ed ha allertato i Carabinieri. I militari si sono recati a casa del richiedente dove hanno acquisito le prime dichiarazioni e svolto accurati rilievi tecnici che hanno consentito di isolare e repertare tracce biologiche utili all’individuazione delle autrici, che sono state inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma come disposto dall’Autorità giudiziaria del Capoluogo biellese che sin da subito ha diretto le indagini.
Grazie alle indagini risalgono ai malviventi
Gli investigatori hanno quindi proceduto all’esame delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti in città ed hanno analizzato il traffico delle celle telefoniche della zona interessata sino a riuscire ad individuare i tre componenti della banda.
Nel frattempo, il personale del RIS riusciva ad attribuire agli odierni indagati le impronte digitali ed il DNA isolato nella scena del crimine, così da raccogliere ulteriori prove a carico dei tre.
Gli indagati, tutti pregiudicati di nazionalità rumena gravitanti nell’hinterland milanese, al momento risultano irreperibili nel territorio nazionale.
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