Biella
Figlia accusa il padre di violenze e maltrattamenti, 70enne biellese arrestato e portato in carcere
Solo ora la vittima ha trovato il coraggio per raccontare quanto avrebbe subito per anni
BIELLA – Maltrattamenti ripetuti negli anni e violenza sessuale. Sono pesanti le accuse rivolte da una donna al padre, accuse che nei giorni scorsi hanno fatto aprire per l’uomo le porte del carcere di viale dei Tigli.
Giovedì 27 maggio, infatti, il settantenne è stato arrestato dai carabinieri della polizia giudiziaria, guidati dal luogotenente Tindaro Gullo e coordinati direttamente dal procuratore capo Teresa Angela Camelio. E’ il culmine di un’indagine che sarebbe partita dalla denuncia della figlia, rivoltasi ai carabinieri dopo aver trovato il coraggio per raccontare quanto avrebbe subito per anni ad opera del presunto “padre padrone”.
Assistito dall’avvocato Carla Montarolo, nei giorni scorsi l’uomo ha risposto alle domande del magistrato nel corso dell’interrogatorio di garanzia. «Si tratta di una vicenda molto delicata – si limita a spiegare la legale del pensionato, invitando alla prudenza -, che ha colto di sorpresa e travolto un’intera famiglia. I fatti sono ancora tutti da verificare».
Nel frattempo, l’uomo rimane sottoposto alla misura cautelare in carcere richiesta dalla Procura e accolta dal gip. Difficile immaginare in tempi brevi la possibilità dei domiciliari, anche perché padre e figlia vivevano nella stessa abitazione e, per evidenti ragioni, in questi casi sono previste particolari procedure da seguire per tutelare appieno la vittima.
Nel frattempo la notizia si è rapidamente diffusa nel paese del Basso Biellese in cui la famiglia risiede. Una piccola comunità rimasta scossa dall’arresto dell’uomo e dai reati per i quali è indagato.
«Conosco queste persone soltanto di vista – spiega il primo cittadino -, ma in questi giorni ho sentito diverse voci. Con il senno di poi siamo tutti bravi, eppure mi chiedo come sia stato possibile, qualora i sospetti vengano confermati, che in una realtà piccola come la nostra nessuno in questi anni abbia avuto la percezione di questi presunti abusi».
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