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Cronaca

Da domani Biella chiude bar e ristoranti alle ore 18. No a palestre, piscine, sci, feste, fiere, sagre e ospiti in casa

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Ristoranti e bar chiusi alle 18 ma aperti la domenica

Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie chiusi dalle ore 18; anche nei giorni festivi potranno restare aperti sempre fino alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone, salvo che siano tutti conviventi.

Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta sempre consentita fino alle 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

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Stazioni sciistiche chiuse

 Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici” fatta eccesione per gli c atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni.

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Raccomandazione a non spostarsi

La versione definitiva del Dpcm “raccomanda fortemente” di “non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Al momento rest libero lo spostamenti tra le Regioni.

Possibili concorsi pubblici e privati

Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati.

Confermata Dad per le superiori almeno al 75 per cento

Prevista la didattica a distanza almeno al 75% delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.

Possibile chiusura piazze alle 21

Ancora un ulteriore freno alla movida. Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21.

Stop a palestre e piscine

Stop da domani alle attività di palestre, piscine, impianti nei comprensori sciistici, centri natatori, centri benessere, centri termali, “fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi”.

Eventi sportivi senza pubblico

Sospensione degli “eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive, nonché le sedute di allenamento degli atleti agonisti”.

Sospesi cinema e teatri. Le discoteche restano chiuse

Confermata la chiusura di cinema e teatri. “Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”.

La raccomandazione: non ricevere persone in casa

Non divieti, ma raccomandazioni da tenere in casa per una maggior tutela. “Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.

Vietate le feste

E ancora: “Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.

Chiuse sale bingo e parchi divertimento

Sospese anche le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sospese anche quelle dei “parchi tematici e di divertimento; è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza.

Vietate le sagre e le fiere

“Sono vietate le sagre, le fiere e gli altri analoghi eventi. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale, previa adozione di Protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico”.

Musei aperti con fruizione contingentata

I musei restano aperti ma con regole ben precise. Si legge: “Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100mila l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

Stretta sulle visite in Rsa

Attenzione massima nelle Rsa. L’accesso di parenti e visitatori nelle strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, “è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”, spiega il nuovo Dpcm.

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