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Cronaca

Noi medici non siamo eroi, siamo lavoratori stanchi e demotivati

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BIELLA – “Io ve lo dico. Se mentre per la prima ondata il personale sanitario era carico e motivato per affrontare l’emergenza sanitaria, oggi le cose sono un po’ cambiate. Siamo stati messi sotto pressione con turni impegnativi sia dal punto di vista degli orari che delle mansioni che non erano per molti quelle della pratica clinica”. Lo scrive su Facebook Manuela Mazza, dirigente medico presso l’ospedale di Biella.

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“Il personale – prosegue – ha dovuto velocemente imparare ed insegnare nuove procedure ai colleghi. Abbiamo dovuto lavorare a contatto con un virus sconosciuto e col timore del contagio di noi stessi e delle nostre famiglie. Abbiamo trascorso ore ed ore indossando i DPI che ci hanno segnato il volto e tolto il respiro. Abbiamo dovuto superare la paura, l’ansia, la depressione, il trauma che ci ha lasciato questa esperienza.

“E quale è stato il risultato? – continua la dott.ssa Massa – Nessun riconoscimento morale ed economico di rilievo. Abbiamo visto spuntare negazionisti, riduzionisti, minimizzatori. Abbiamo visto assembramenti scomposti in ogni dove. Questa volta sarà molto diverso e vi prego di non ricominciare con la narrazione degli eroi. Non siamo eroi, siamo dei lavoratori vocazionali, ma pur sempre dei lavoratori.

“Continueremo a fare il nostro dovere – conclude -, ma non per eroismo, ma semplicemente perché è il lavoro che abbiamo scelto, che amiamo e per cui veniamo pagati. Al momento non vediamo la luce in fondo al tunnel, ma andiamo avanti lo stesso.

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