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Chiavazza, venerdì l’addio a “Washington”

Venerdì mattina amici e familiari hanno detto addio a Giorgio Motta

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C’erano tutti i vecchi e nuovi amici del circolo Virtus di Chiavazza, venerdì mattina, per salutare per l’ultima volta Giorgio Motta, morto nei giorni scorsi all’età di 70 anni a causa di una malattia.

Era una figura molto conosciuta nel quartiere, dove era nato e cresciuto e aveva trascorso buona parte della propria esistenza.

Da Giorgio a George, fino a diventare per tutti semplicemente “Washington”, questo il soprannome dell’uomo, che prima di andare in pensione aveva lavorato per molti anni in un’officina meccanica tessile.

«Washington era una brava persona – lo ricorda un amico -, un tipo tranquillo. Uno di quelli con cui è impossibile litigare. La sua classica risposta, quando si discuteva di qualcosa, era sempre “oh, par mi…”. L’unico momento in cui si poteva vederlo arrabbiato era durante le partite a scopa».

Venerdì mattina amici e parenti, oltre a tante penne nere biellesi, gli hanno detto addio nella chiesa parrocchiale di Chiavazza, durante la cerimonia funebre organizzata dall’impresa De Fabianis.

Giorgio Motta ha lasciato nel dolore la zia Bianca, i cugini Mariachiara con Fabrizio, Anna con Giorgio, Paola con Alberto, Mauro e Corrado, Lorenzo con Lorella, oltre agli affezionatissimi Luigi e Anna.

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