Biella
Biellese, un incidente al giorno per la presenza di animali
Dati degli investimenti di fauna selvatica.
L’investimento di animali selvatici nel Biellese è un problema sempre più attuale. L’ultima segnalazione in ordine di tempo risale a lunedì mattina quando una donna alla guida della sua Suzuki Ignis nel territorio di Netro, in frazione Colle, non è riuscita ad evitare un capriolo sbucato all’improvviso sulla strada. Fortunatamente l’automobilista è uscita illesa dall’impatto e l’animale è scappato, ma la vettura ha subito dei danni nella parte anteriore.
Se dovesse essere un titolo di cronaca verrebbe definito come l’ennesimo incidente sulle strade biellesi causato da animali selvatici, a conferma dei dati elaborati dalla Provincia di Biella che parlano per il solo 2021 di 336 sinistri stradali provocati da ungulati. La media dunque è di quasi un episodio al giorno.
Entrando nello specifico, di questi 269 erano caprioli e 67 cinghiali. Numeri elevati che se paragonati a quelli del 2020 evidenziano anche un notevole incremento soprattutto per quando riguarda i cinghiali che sono passati dai 34 di due anni fa ai 67 dello scorso anno, mentre i caprioli da 223 a 269.
I motivi di questa crescita sono in parte imputabili – come sottolineano dalla Provincia di Biella -alla pandemia che nel 2020 ha portato la sospensione dell’attività venatoria. Sempre dall’Ente specificano come la titolarità della fauna selvatica indisponibile sia da alcuni anni passata in capo alla Regione che in passato aveva istituito un fondo per il risarcimento delle vittime di sinistri che, però, non è più stato attivato.
Ad oggi nel Biellese in caso di incidente con animali selvatici la Provincia ha in essere una convenzione con la Protezione Civile che si occupa della presa in carico della fauna, sia in caso di decesso che in caso di ferimento della stessa. Per quanto concerne la possibilità di ricevere eventuali rimborsi il discorso, invece si fa più articolato, anche perché oltre alla Regione, in parte potrebbe essere responsabile anche l’ente gestore della strada: Anas, Provincia o un comune. Ad oggi, quindi, non è più possibile richiedere un semplice rimborso ma bisogna intraprendere un iter più lungo che comunque implica affrontare una causa civile.
Alcuni consigli per limitare i rischi, però, esistono e sono legati al semplice buonsenso di ogni singolo automobilista. Gli animali si spostano per cercare il cibo principalmente la sera o di prima mattina, salvo il periodo aperto all’attività venatoria dove gli spari potrebbero allertarli e farli scappare, per cui in quelle fasce orarie sarebbe opportuno prestare ancora più attenzione e mantenere un’andatura moderata. In caso di avvistamento di fauna selvatica nelle vicinanze della strada, inoltre, è opportuno rallentare per evitare che l’animale si spaventi e magari decida di attraversare all’improvviso.
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Valerio Vassallo
5 Ottobre 2022 at 20:00
Invece di lamentarvi di investimenti che come vittime vere sono poveri animali, eliminate la caccia e fate ritornare lupi e orsi come un tempo, vedrete che l’equilibrio naturale verrà ristabilito.
E ricordate sempre che le strade attraversano la casa degli animali e sono gli umani a dover fare attenzione.