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Biella piange il poliziotto Rosario Tarasca

Ucciso a soli 62 anni da un tumore

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Rosario Tarasca

La Questura di Biella è in lutto. Rosario Tarasca aveva solo 62 anni ed è morto dopo aver lottato per oltre un anno contro un tumore al pancreas.

Rosario Tarasca è morto a 62 anni

Il suo funerale è stato celebrato nei giorni scorsi nella chiesa parrocchiale di San Cassiano, alla presenza di amici ed ex colleghi che con lui avevano condiviso anni di servizio.

Rosario è morto in silenzio, da oramai qualche mese non lo si vedeva più passeggiare lungo la via Italia, un’abitudine che aveva intrapreso subito dopo essere andato in pensione, circa due anni fa. Poi la malattia, che all’inizio pareva non fosse nulla di particolarmente grave, solo qualche dolore al fianco destro. Poi l’esito di un esame approfondito: un tumore al pancreas. Questa terribile notizia per lui era stata una doccia fredda, lo aveva gettato nel più profondo sconforto, da una parte la volontà di affrontarla a denti stretti, dall’altra le difficoltà delle ultime settimane di vita, quando Rosario era pienamente consapevole che non ce l’avrebbe fatta.

Una lunga carriera in polizia

La sua lunga carriera in polizia iniziò nei primi anni ‘80. Dopo il corso di formazione prese servizio in forza alla Questura di Torino, aggregato al Reparto mobile proprio durante gli anni di piombo in cui le manifestazioni di protesta erano all’ordine del giorno.
Dopo un paio di anni fu trasferito a Biella all’allora commissariato di via Tripoli. Il suo primo incarico fu alla squadra volante, un servizio che gli permise di conoscere nel giro di poco tempo a fondo la città, sotto tutti i profili.

In seguito venne promosso con il grado di assistente capo e fu trasferito all’Ufficio immigrazione, incarico che lo vide protagonista per molti anni fino al giorno della meritata pensione.
Era molto legato al suo lavoro al punto che, pur essendo in pensione, ogni volta che i suoi occhi incrociavano una volante della polizia si inumidivano.

“Era un poliziotto vecchio stampo, molto preparato e sempre presente”

«Rosario è stato un ottimo collega – così lo ricordano dalla sezione di Biella dell’Associazione nazionale Polizia di Stato -. Era un poliziotto di vecchio stampo, molto preparato e sempre presente. Quando arrivò al Commissariato di Biella c’erano pochi agenti, eravamo tutti una grande famiglia. Lo ricordiamo con tanto affetto e stima».
Rosario ha lasciato nel dolore il figlio Daniel con la mamma Cosetta, il cognato Stefano e famiglia, i fratelli Angelo con Maria, Antonio, l’affezionato Abramo con il figlio Gabriele.

Mauro Pollotti

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