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Biella, cane ucciso da boccone avvelenato ai giardini Zumaglini

Una passeggiata con il cane si è trasformata in un incubo per uomo di Biella: il povero animale è morto per un boccone avvelenato

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Una normale passeggiata con il suo cane Duke si è trasformata in un brutto incubo per uomo residente a Biella, il povero animale, infatti, è morto per aver mangiato un boccone avvelenato.

Biella, cane muore dopo aver ingerito un boccone avvelenato

Il terribile episodio è accaduto proprio nel cuore verde della città, i giardini Zumaglini, lo scorso fine settimana.

Non è, purtroppo, la prima volta che accadono fatti simili, alcuni mesi fa abbiamo riportato la notizia di Lilli, la vincitrice lo scorso anno del nostro concorso Simpatiche Zampette, che ha rischiato di morire per un boccone al cui interno vi era una sostanza topicida e residui di acido solforico ingerito accidentalmente ai giardini Alpini d’Italia, vicino alla Provincia, di fronte a via Lamarmora.

Fortunatamente in quel caso la cagnolina, dopo una corsa dal veterinario, si era salvata, diverso l’epilogo in questa occasione. Purtroppo questa volta, infatti, le cure veterinarie non sono bastate.

A raccontare quanto accaduto un’amica del proprietario dell’ennesima vittima della crudeltà umana, ancora troppo provato per rivivere quei momenti, ma preoccupato che possa accadere a qualche altro animale o peggio ancora ad un bambino, anche se al momento non ha ancora sporto denuncia.

“Aveva solo due anni ed era in piena salute”

«Aveva solo due anni era un cane giovane e pieno di salute – racconta l’amica – come sempre era uscito per fare una passeggiata con il suo padrone, proprio in quei giardini che conosceva bene e che, come molti altri cani, frequentava abitualmente. E’ bastato probabilmente un solo momento di distrazione per ingerire quel maledetto boccone, lasciato lì chissà per quale motivo».

«Quando il proprietario si è accorto che qualcosa non andava, ovviamente, lo ha immediatamente portato dal veterinario – prosegue la donna – , ma purtroppo non è servito a nulla, il cucciolo è mancato dopo atroci sofferenze. Il medico ha confermato che, al 90 per cento, si è trattato di un avvelenamento».

“Una cosa assurda in uno dei luoghi più frequentati della città”

«Una cosa assurda, tanto più che – conclude la donna – i giardini Zumaglini sono probabilmente uno dei luoghi più frequentati della città soprattutto dai bambini, se un piccolo inavvertitamente dovesse toccare uno di questi bocconi o addirittura metterlo in bocca non voglio pensare a cosa potrebbe accadere. Gli animali domestici sono membri a tutti gli effetti della famiglia, il loro amore è sconfinato, sono esseri puri che non conoscono la cattiveria a differenza degli esseri umani. Se abbiamo raccontato questa triste vicenda è proprio per evitare che altri cani possano subire la stessa sorte. Fate attenzione mi raccomando controllate cosa fa il vostro cane, cosa annusa o peggio ancora cosa mangia».

Se la cattiveria o semplicemente la stupidità umana non conosce limiti, e per questo, purtroppo, non ci sono cure, si possono mettere in atto alcuni accorgimenti se non per eliminare, quantomeno per ridurre il rischio. Oltre ai tagli dell’erba, a dei controlli costanti nelle aree di sgambamento e alla bonifiche periodiche delle aree, si potrebbe introdurre anche a Biella, in alcuni comuni italiani ci sono già , i cosiddetti cani antiveleno, appositamente addestrati per individuare l’eventuale presenza di bocconi avvelenati.

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