«Aggredita e colpita alla testa per aver chiesto a un uomo di raccogliere i bisogni del suo cane»

«Sono stata colpita e sono caduta rovinosamente a terra. Il motivo? Essermi permessa di dire a un uomo di raccogliere le feci del suo cane».
E’ arrabbiata, delusa e amareggiata Giulia – il nome è di fantasia, per garantirne l’anonimato -, una donna che racconta di essere stata aggredita in pieno giorno nella nostra città.
L’episodio risale ad alcune settimane fa.
«Erano in tre – ricorda – e questo signore aveva con sé un pastore tedesco. Quando ho visto che l’animale aveva fatto i propri bisogni attorno alla mia auto e che loro si stavano allontanando come se niente fosse, mi sono avvicinata e ho chiesto se potessero raccoglierli. Una persona normale si sarebbe scusata, o magari avrebbe chiesto un sacchetto nel caso ne fosse stata sprovvista».
A quanto pare non è stato questo il caso. L’uomo ha reagito in modo ben diverso: «Ha iniziato a urlare e a insultarmi – racconta ancora Giulia – poi si è voltato e ha proseguito. Quindi l’ho raggiunto e gli ho messo una mano su una spalla, ribadendogli che era suo dovere raccogliere le deiezioni del suo cane».
A quel punto l’uomo avrebbe inaspettatamente reagito in modo violento: «Si è voltato e mi ha colpita alla testa, facendomi cadere a terra e battere la schiena sull’asfalto – continua a raccontare -. Ero stordita, non riuscivo a rialzarmi. Mentre mio marito veniva in mio soccorso, ho chiesto aiuto anche alle due donne che in quel momento erano con quell’uomo, affinché mi dessero una mano a rimettermi in piedi e a tornare a casa. Niente, mi hanno lasciata lì. Alla scena, oltretutto, hanno assistito anche altre persone, ma nessuna ha mosso un dito».
L’unico ad accorrere è stato appunto il marito, peraltro reduce da un intervento chirurgico. La donna è stata poi accompagnata al pronto soccorso. Al momento sta ancora eseguendo ulteriori analisi: «Purtroppo – conclude – la botta presa mi sta ancora dando problemi… Trovo assurdo che ci sia gente che tanto incivile da non raccogliere i bisogni dei propri animali domestici. Ancora più assurdo, però, è dover temere di essere aggrediti solo per aver chiesto la cosa più normale del mondo, ovvero di pulire».

Immagine di repertorio

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