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Cronaca

Adescava ragazzine su Facebook per farle prostituire

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Viveva nel Canavese, a poche decine di chilometri da Biella, il gestore di una fitta rete di baby prostitute organizzata tramite Facebook. L’uomo, Giuseppe Schiavone, di 35 anni, residente a Castellamonte, adescava ragazzine, anche minorenni, attraverso i social con l’intento di farle prostituire.

Si fingeva una donna, “Elenoir Antonacci”, chiedeva l’amicizia alle giovani, entrava in confidenza con loro e poi organizzava gli incontri. La prestazione sessuale valeva 100 euro, ma alle sventurate arrivavano solo 10 euro. Una rete di incontri che Schiavone riusciva a gestire da Castellamonte attraverso internet nonostante le ragazze vivessero anche molto lontano.

Giuseppe Schiavone è comparso davanti ai giudici del tribunale di Ivrea ed è stato condannato a 15 anni di carcere per induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

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