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Cronaca

Addio alla “compagna” Bruna Canta, ex staffetta partigiana

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bruna canta

“Fischia il vento e infuria la bufera, scarpe rotte e pur bisogna andar a conquistare la rossa primavera, dove sorge il sol dell’avvenir”.

Con le parole tratte dalla famosa canzone partigiana, giovedì scorso, nella chiesa parrocchiale di Cavaglià, è stato celebrato il funerale di Bruna Canta. La donna si è spenta all’età di 95 anni tra le mura di casa sua.

Bruna Canta, staffetta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale

Bruna, durante la Seconda Guerra mondiale, pur consapevole di mettere a rischio la propria vita, si era messa a disposizione dei partigiani facendo da staffetta. Nome di battaglia “Ameris”. Qualche anno fa era stata nominata presidente onorario dell’Anpi Cavaglià. Raccontava volentieri aneddoti di quel periodo, aneddoti da pelle d’oca.

Arrestata insieme a un’amica dai nazifascisti

Uno su tutti risale al momento del suo arresto. I nazifascisti avevano imprigionato lei e una sua amica. Quest’ultima fu uccisa senza pietà. Lei invece si salvò. A guerra conclusa era stata assunta nelle scuole elementari. Aveva ricoperto il ruolo di vice mamma di tanti bambini del paese.

Storica bidella

In molti la ricordano come la bidella storica della scuola, quella che accompagnava a casa i bimbi se avevano mal di pancia, metteva i cerotti sulle ginocchia sbucciate e asciugava le lacrime dopo qualche zuffa. Bruna resterà sicuramente nel cuore di tutti.

Mauro Pollotti
paesi@nuovaprovincia.it

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