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Biella

Sfruttamento della prostituzione a Biella, due arresti e due denunce

La Polizia individua la dominus, le due collaboratrici e un uomo

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Nella giornata di ieri, 14 dicembre 2023, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Biella, su richiesta del Pubblico Ministero, a conclusione di un’attività di indagine avviata lo scorso maggio riguardante attività di sfruttamento della prostituzione.
L’indagine, mossa da informazioni assunte sul territorio, coordinata dalla Procura della Repubblica di Biella, ha consentito di riscontrare come un appartamento di un condominio del centro biellese era ormai da tempo adibito a vera e propria casa di appuntamento con avvicendamento di prostitute.
L’attività, sviluppata tramite accurati servizi di pedinamento e osservazione, ha permesso di ricondurre la gestione operativa della predetta casa a una donna, 25 anni originaria della Cina, risultata poi essere clandestina sul territorio nazionale. La venticinquenne, tramite un numero di cellulare associato ad annunci a sfondo sessuale pubblicati su siti internet, rispondeva alle chiamate dei potenziali clienti, contrattando la natura e il costo della prestazione sessuale per poi informare le donne dell’esito dell’accordo.
Le stesse modalità venivano impiegata dalla venticinquenne nella gestione di un’ulteriore casa di appuntamenti situata sempre nel centro di Biella all’interno della quale la stessa dimorava. In base all’accordo raggiunto la donna poi veicolava i potenziali clienti nei due diversi centri.
Nel corso dell’attività, gli operatori della Polizia di Stato sono riusciti ad indentificare altresì le donne che si avvicendavano nei due appartamenti, risultate tutte irregolari sul territorio e per tale motivo deferite in stato di libertà per il reato di ingresso clandestino.
Le donne venivano reclutate dalla venticinquenne tramite l’intermediazione di un uomo, 55 anni della provincia di Vercelli anch’esso deferito in stato di libertà, la quale tratteneva l’importo ottenuto dalla prestazione sessuale per poi garantire un importo subordinato al rendimento.
Il proseguo delle indagini ha permesso di identificare un’ulteriore donna, 52 anni originaria della Cina, che svolgeva il ruolo di dominus dell’attività, domiciliata a La Spezia dove gestiva in prima persona un’ulteriore casa di prostituzione mascherata da centro massaggi.
L’attività d’indagine, dunque, in esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP di Biella e del decreto di perquisizione e sequestro emesso dal Pubblico Ministero titolare dell’inchiesta è sfociata nell’arresto delle due donne cinesi per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e nel sequestro preventivo dell’immobile nonché nel sequestro di una somma di denaro contante di oltre 10.000
euro provento delle condotte illecite.

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1 Commento

1 Commento

  1. ernesto trismegisto

    15 Dicembre 2023 at 17:33

    Durante i lockdown era tutto fermo: ora possiamo dire che il mondo è tornato a “girare” !

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