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Biella

Più cautela che pessimismo in vista del 2023 tra gli industriali del Piemonte

Indagine congiunturale

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Più cautela che pessimismo in vista del 2023 tra gli industriali del Piemonte.

Dall’indagine congiunturale di dicembre, realizzata da Unione Industriali e Confindustria e illustrata ieri nel capoluogo piemontese dai presidenti Giorgio Marsiaj e Romy Gay, emerge un clima di attesa, legato soprattutto agli sviluppi della guerra in Ucraina e all’esecuzione del Pnrr.

Il tasso di utilizzo degli impianti industriali è stabile all’80%, la cig si mantiene intorno al 10%, stabili investimenti e condizioni di pagamento mentre continua a peggiorare la redditività. Nell’analisi dei settori, si mostra la divaricazione tra la manifattura, più prudente, e i servizi, dove si respira più ottimismo.

“Il 2023 sarà, con ogni probabilità, un anno difficile, dovremo convivere con una grande incertezza che continuerà a condizionare l’attività delle imprese – commenta Giorgio Marsiaj, presidente dell’Unione industriali di Torino – Sono però fiducioso, perché gli italiani hanno dimostrato di nuovo in questi mesi di essere in grado di sorprendere in positivo il mondo intero. L’importante è non perdere la bussola indicata dal Pnrr e dall’Europa: spendere bene e in tempo i fondi e proseguire con le riforme”.

Anche Gay si appella alla politica per utilizzo “rapido ed efficace” dei fondi del Pnrr e della programmazione 2021/2027, che riesca a “coinvolgere al massimo il tessuto produttivo piemontese, con un’attenzione particolare alla formazione e all’aggiornamento continuo per studenti, imprese e lavoratori”. (ANSA).

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