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Non riesce a raggiungere le tombe dei suoi fratelli perchè in sedia a rotelle

E’ molto amareggiata la signora Graziella Bolognini

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Non riesce a raggiungere le tombe dei suoi fratelli perchè in sedia a rotelle

Non riesce a raggiungere le tombe dei suoi fratelli perchè in sedia a rotelle. E’ molto amareggiata la signora Graziella Bolognini quando racconta della situazione che da ormai quasi un decennio sta vivendo

Non riesce a raggiungere le tombe dei suoi fratelli perchè in sedia a rotelle

«Sono otto anni che devo accontentarmi di pregare per i miei fratelli guardandoli dalla ringhiera. Nelle mie condizioni è impossibile raggiungere le loro tombe».

E’ molto amareggiata la signora Graziella Bolognini quando racconta della situazione che da ormai quasi un decennio sta vivendo a causa delle barriere architettoniche del cimitero di Cossila San Giovanni.

Quel piccolo gradino

«Io sono in sedie a rotelle – prosegue la donna – e per me è impossibile raggiungere la parta bassa del camposanto nella quale riposano i miei fratelli. Ma il problema non è solo quella zona del cimitero, in realtà già dall’ingresso principale iniziano le prime difficoltà. C’è un piccolo gradino, quasi impercettibile per chi non ha difficoltà motorie, che però in sedia a rotelle diventa un ostacolo insormontabile senza aver insieme qualcuno che ti spinga per superarlo.

«Anche la ghiaia poi non aiuta ovviamente a muoversi agevolmente, anche perché bisognerebbe tenerla meglio: stenderla quando si creano quelle piccole montagnole e riempire i buchi che a volte diventano “crateri”. Non penso di essere l’unica a soffrire per questa situazione. Ci sono parti del camposanto inaccessibili anche solo a chi a difficoltà a deambulare non solo per chi, come me, non può proprio camminare».

E’ mancata la manutenzione

«Fra l’altro in passato c’era una piattaforma che portava nella zona inferiore del cimitero che adesso non c’è più. Quello che non capisco – continua la signora – è perchè non si siano occupati della sua manutenzione. Sicuramente sarebbe stato meno costoso manutenere quella piuttosto che dover intervenire ex novo adesso. Ho già più volte sollevato il problema, ma nessuno è intervenuto. Mi rammarica pensare che non vi sia il minimo rispetto. Sono stati fatti dei lavori, ma solo nella parte delle cappelle. La zona dove risiedono gli altri defunti invece non è stata presa in considerazione purtroppo».

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