Attualità
L’essenziale (forse) invisibile
Fra le righe, la nuova rubrica di Enrico Neiretti
Da oggi Enrico Neiretti inizia la collaborazione al giornale La Provincia di Biella. Troverete la sua rubrica “Tra le righe” tutti mercoledì. «A volte scrivo per dare a ciò che vedo ordine ed armonia – si racconta -, altre volte scrivo per dare ai miei pensieri consistenza ed uno spazio di realtà. Sono Enrico Neiretti, ho passato i cinquanta, mi barcameno tra incombenze tecniche lavorative e il nobile e faticoso mestiere di padre. Nel tempo libero – appunto- scrivo».
Ho sempre amato la moto. Per me è libertà, leggerezza, possibilità di scoperta. Ho sempre amato i luoghi, quelli carichi di bellezza misteriosa, capaci di trasmettere sensazioni di quiete, di far percepire gli echi della storia e delle storie che li hanno attraversati. Per anni però ho fatto a meno della moto, costruendo una vita tutta calibrata sulla razionalità: il percorso casa-lavoro, le ore in ufficio, i trasferimenti veloci in auto. Il mondo visto ed interpretato sempre attraverso un vetro.
Ad un tratto mi sono accorto che insieme alla moto avevo rinunciato ad andare per le strade, a scoprire davvero le cose. Sì, il mio mondo si stava restringendo in un’orizzonte artificiale, la mia idea di bellezza era sempre più collocata altrove: al mare, sulle montagne, in qualche città. Ecco, allora si è fatta strada dentro di me l’idea di riprendere la moto. E l’ho fatto.
Da allora ho percorso un po’ di chilometri – certo meno di quanti avrei voluto – tutti in giro per le colline biellesi. Ed ho riscoperto un piccolo mondo di meraviglie, fatto di boschi, di piccoli paesi, di vecchie architetture industriali, di tracce di civiltà agricole, di natura possente. Percorro le strade che salgono verso la collina con lo sguardo curioso e stupito: seguo itinerari che per anni sono stati soltanto vaghi punti nella mia geografia mentale e che ora prendono finalmente consistenza.
Ecco, una cosa su tutte mi ha stupito: mi sono accorto di quante strade non avessi mai percorso in tutta la mia vita, tutta quanta trascorsa qui nel Biellese, ma quasi tutta giocata su traiettorie consuete e utili. E invece ora, sulla moto, mi trovo immerso in questi luoghi magici, quasi atavici, ricchi di un fascino davvero potente. Ormai, tutte le volte che accendo il motore ed ingrano la prima, lascio istintivamente la pianura in cui vivo e mi arrampico su per le strade collinari per ritrovare quelle sensazioni di armonia con i luoghi che da troppo tempo mi mancavano.
E lì mi faccio guidare dall’istinto, dalla curiosità, dal desiderio di improvvisare: cambio itinerario in modo estemporaneo, imbocco strade che non conosco, allungo il mio percorso solo per seguire una curiosità.
E in questo andare libero ho capito che viviamo proprio in bel posto. Che Biella e la sua provincia sono ricchissime di bellezza e anche di tesori -magari piccoli, magari nascosti- che meritano di essere scoperti.
Ecco, io non so se davvero, come dice la volpe al Piccolo Principe nella favola di Antoine de Saint-Exupéry, «l’essenziale è invisibile agli occhi». O perlomeno se è sempre così. Ma di una cosa sono convinto: per cogliere l’essenziale bisogna davvero affinare lo sguardo, acuire i sensi, cambiare strada, traiettoria, prospettiva, schivare le semplificazioni e le vie troppo dirette.
Enrico Neiretti
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