Biella
La storia di Ikram, il pakistano che molesta le ragazzine di Biella
Una lettera drammatica
La storia di Ikram, il pakistano che molesta le ragazzine di Biella. Una lettera anche drammatica racconta i due volti del giovane, quello cattivo e quello buono.
La storia di Ikram, il pakistano che molesta le ragazzine di Biella
Una lettera che racconta Ikram, l’uomo in carcere per le molestie alle ragazze in centro a Biella. Ma lo racconta dal punto di vista di una donna che con lui ha condiviso un tratto di strada. Racconta i due volti, i due Ikram ma anche le difficoltà vissute quando il secondo Ikram, quello che aveva perso il contatto con la realtà, ha preso il sopravvento su quello buono, gentile e dolce, arrivato in Italia superando prove inimmaginabili.
L’ha ricevuta Sara Novaretti, docente di inglese e consigliera comunale, che aveva raccontato al nostro giornale i due incontri con il ragazzo, avuti in estate. Carichi di umanità e di emozioni profonde.
Una lettera per raccontare la storia
L’autrice ha accettato di vederla pubblicata e noi lo facciamo rispettando il suo desiderio di non riferire il suo nome e cognome e riportandola integralmente, eliminando soltanto un dettaglio, in tutto tre parole, che potrebbero molto indirettamente fornire indicazioni sulla sua identità.
«Chiedo scusa per il disturbo… Mi permetto di scriverle in quanto ho letto l’articolo pubblicato sulla Provincia riguardante l’ormai denominato “molestatore seriale”. Ho visto che lei si è presa a cuore la questione e ha voluto approfondire la conoscenza con lui. Si chiama Ikram e io lo conosco personalmente da quando è arrivato a Biella, ovvero dal 2015. Avevo 17 anni all’epoca, andavo a scuola e ho iniziato una frequentazione con lui.
Era una persona normale
«Non entro nei dettagli, ma confermo quello che ha detto lei: era una persona normale, educata e gentile. Si è sempre comportato bene con me, poi ad un tratto ha iniziato a bere e a fare uso di droghe e da lì si è rovinato sempre di più. In parte mi sento anche responsabile, perché da quando la nostra relazione si è conclusa nel 2017, le sue condizioni sono peggiorate. In più sua madre in Pakistan era malata…
«Nel 2018 ha iniziato a molestarmi verbalmente, si presentava sotto casa mia e suonava insistentemente il citofono, mi contattava con profili social falsi e l’ho denunciato per stalking… È successo fino all’anno scorso dopo anni. Inutile dirle che ogni volta che torna in giro evito di frequentare il centro e così ho fatto da fine luglio a venerdì scorso. La mia famiglia ha provato ad aiutarlo, ma non c’è stato niente da fare.
Una situazione vergognosa
«Saperlo di nuovo in carcere mi fa sentire più tranquilla, però umanamente è una situazione vergognosa. È una persona molto fragile che purtroppo non è riuscita ad integrarsi e a rifarsi una vita qui, ma chi ha il potere di cambiare la situazione ha scelto di fregarsene.
Nel 2020 ho iniziato a scrivere un romanzo proprio sulla mia esperienza con lui, spero di finirlo presto dato che ormai questa storia è di dominio pubblico».
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Pol
20 Ottobre 2024 at 13:00
quindi?
Ardmando
20 Ottobre 2024 at 18:04
Mi accodo al commenti qui sopra. Quindi? ERA una brava persona e come TANTI ha perso la rotta tuffandosi nell’alcol e nella droga, per molte ragioni ma principalmente per mancanza di volontà. Hanno cercato di aiutarlo, ma a quanto pare è più facile scappare e rifugiarsi nella parte tenebrosa della vita, piuttosto che accettare l’aiuto. Ci sono tanti ai quali l’aiuto non viene nemmeno offerto e magari avrebbero la forza e la volontà di accettare l’aiuto per riemergere dall’abisso. Ikram ERA una brava persona ora è in galera. Cosa dovrebbe fare l’opinione pubblica? Commiserarlo? Scusarlo? Giustificarlo? Dagli una pacca sulla schiena e dirgli “mi raccomando non farlo più”? Se non vuole essere aiutato, c’è poco da fare e da dire. Chi è che avrebbe il potere di cambiare la sua situazione ma ha scelto di fregarsene? Facciamoli i nomi, non lasciamoli nei romanzi.
Soniaganz684@gmail.com
20 Ottobre 2024 at 19:59
pure un romanzo !!!!!! se era un’ italiano doveva sparire, senza piu’ soldi, a dormire dove capita sui fogli di giornali…….l’ italia x gli stranieri e’ il bengodi…..