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Biella

Il mondo che vogliamo… a Biella

Pensieri e parole, la rubrica di Vittorio Barazzotto

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Per le cure dentali le persone si rivolgono quasi sempre al privato. I costi elevati degli interventi penalizzano le fasce più povere e in particolare i bambini che, se non accedono alle cure adeguate, da adulti avranno una media di 8 denti sani in meno rispetto a chi ha avuto la possibilità di curarsi in tempo.

Chiara Caucino, assessore regionale biellese con deleghe alla famiglia e all’infanzia, ha promosso un’iniziativa a Biella per sanare questo ingiusto divario, sostenendo l’avvio di un ambulatorio solidale nei locali del Belletti Bona. L’idea nasce da un imprenditore, Sergio Rosso, presidente dell’associazione “Asili notturni Umberto I” che ha declinato le sue capacità manageriali nel sociale, creando una rete con vari enti benefici (Caritas, San Vincenzo), Regione ed il comune di Biella.

Ad oggi hanno aderito due dentisti biellesi, Fabrizio Santoloci e Lorenzo Loro, che prestano il loro servizio gratuito per qualche ora settimanale, ed un odontotecnico torinese. La straordinarietà del progetto sta nel fatto che non ci si limita ad una visita, ma sono previsti interventi di ortodonzia per le famiglie con reddito basso.

L’ambulatorio si sta attrezzando anche per le cure oculistiche.

Il progetto è finanziato dalla regione e ad oggi è già attivo in Alessandria.

Tra tutte le inefficienze di cui spesso parliamo, merita attenzione questa notizia perché la catena di solidarietà sperimentata a Biella potrebbe innescare un effetto volano, coinvolgendo altri professionisti che vogliano prestare la loro specializzazione per scopi sociali.

Probabilmente non saremo mai una società perfetta, ma, seguendo questo esempio, ci avvicineremmo di più al mondo ideale in cui tutti vorremmo vivere, anche a Biella.

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