Attualità
I lavori sul ponte della tangenziale dureranno 68 giorni
Parla il sindaco Claudio Corradino
La querelle relativa ai lavori sul ponte della tangenziale sud di Biella continua a tenere banco.
“Il senso unico era una scelta obbligata – dice il sindaco Claudio Corradino -. Il semaforo, per un senso unico alternato, non risolve nulla. Quando l’abbiamo sperimentato, in un’operazione di una sola mattinata, si è creato il caos totale. Un solo senso riduce le problematiche grazie al flusso continuo”.
Perchè la scelta di direzionare verso Cossato? “Anche in questo caso – risponde il primo cittadino – è la scelta più congrua, che assicura una migliore fluidità del traffico e molta più scorrevolezza. In caso contrario il traffico in uscita dalla città sarebbe indirizzato verso Candelo: una volta superata via Libertà, in cui bisogna obbligatoriamente girare a destra, arrivati in via Matteotti, una curva a sinistra e la carreggiata stretta creerebbero diversi problemi. Infine, giunti nella piazza davanti al Ricetto, un eventuale incidente porterebbe a un ingorgo senza fine.
“E’ stato posto anche il problema dell’ospedale – prosegue Corradino -, ma sarà comunque raggiungibile in maniera veloce e gli studi effettuati dimostrano la bontà della decisione. Ragionando sull’intero piano e non per microaree, la decisione che abbiamo preso in sinergia con la Provincia, il sindaco di Candelo e l’Anas è senza ombra di dubbio la più percorribile in questo momento, trattandosi di lavori indifferibili”.
I tempi necessari per completare i lavori sono stimati in 68 giorni, a partire da metà giugno, durante i quali verrà rifatta la pavimentazione, per un migliore raccoglimento delle acque meteoriche sulla carreggiata; e si predisporrà il posizionamento della segnaletica orizzontale e la sistemazione dei giunti tra le diverse campate.
“Si tratta di 68 giorni continuativi, poi potremmo anche riuscirci in due mesi, in un periodo in cui le scuole sono chiuse, quindi con un minor impatto”. Il primo cittadino torna anche sull’eventuale guado. “E’ un’ipotesi impraticabile sia per i costi, sia perché la durata dell’intervento è talmente breve da non giustificarne la realizzazione”.
E sull’idea sollevata da alcune parti di realizzare, tra Chiavazza e Valdengo, un secondo attraversamento del torrente Cervo, Corradino conclude: “E’ una buona idea, magari percorribile in futuro. Un altro attraversamento del torrente servirebbe di sicuro, ma noi siamo più orientati verso un servizio di trasporto pubblico più efficiente, con il passaggio a una mobilità più sostenibile in città. Credo che incentivare il trasporto pubblico ecosostenibile faccia parte della strategia sia europea, sia nazionale per la transizione ecologica. Un percorso fondamentale per contrastare il cambiamento climatico”.
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