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I genitori di Erika Preti sono i biellesi dell’anno

Questo il responso della tradizionale classifica del giornale La Provincia di Biella.

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I genitori di Erika Preti sono i biellesi dell'anno

I genitori di Erika Preti sono i biellesi dell’anno. Questo il responso della tradizionale classifica del giornale La Provincia di Biella.

I genitori di Erika Preti sono i biellesi dell’anno

Tiziana Suman e Fabrizio Preti, genitori di Erika, sono i biellesi dell’anno. Questo il responso della tradizionale classifica del giornale La Provincia di Biella. Trovate la classifica completa sul giornale oggi in edicola.

Dopo aver dovuto affrontare una tragedia inimmaginabile – l’assassinio della loro unica figlia -, Tiziana e Fabrizio hanno scoperto che il loro calvario non era ancora finito. Poco più di un anno fa hanno dovuto accettare che il colpevole, l’ex fidanzato Dimitri, processato e condannato in via definitiva, venisse provvisoriamente scarcerato a causa di gravi problemi di salute potenzialmente letali. Questo alla luce del peso eccessivo; una condizione incompatibile con la detenzione in carcere.

Lo incontrano per strada

Da un anno, dunque, l’uomo è a casa e può uscire per un paio d’ore al giorno per spese e visite mediche. Come prevedibile, in una città piccola come la nostra, è già accaduto che i genitori di Erika lo incontrassero per caso.

I loro appelli e le richieste di trovare soluzioni alternative finora sono cadute nel vuoto. In un Paese in cui gli annunci roboanti, anche in materia di giustizia, sono all’ordine del giorno, una persona detenuta per omicidio può dunque ritrovarsi di fatto ai domiciliari perché, evidentemente, non ci sono strutture adeguate a garantire le cure delle quali ha bisogno. Nonostante abiti a pochi chilometri da dove vivono la mamma e il papà della vittima.

A novembre l’ennesimo colpo

A novembre l’ennesimo colpo per i genitori di Erika: i termini della decisione del tribunale di sorveglianza di Torino erano in scadenza, ma ancora non era stata fissata la nuova udienza per riesaminare il caso.

Nonostante la frustrazione, l’amarezza, il dolore e la delusione nei confronti del sistema, anche in una situazione come questa Tiziana Suman e Fabrizio Preti sono sempre stati un esempio di compostezza, civiltà, dignità e buon senso. La loro richiesta è semplice: se il regime carcerario non è compatibile con le sue condizioni di salute, allora lo Stato trovi una struttura adeguata in cui possa essere trasferito l’uomo che ha ucciso la loro figlia.

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3 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    29 Dicembre 2024 at 8:55

    L’assassino non vivrà in eterno, vista anche la condizione fisica autoindotta al solo scopo di uscire dal carcere. Il karma agirà presto.

  2. Pol

    29 Dicembre 2024 at 15:14

    un abbraccio a questi genitori che con dignità sopportano la vista dell’assassino della figlia, un buon 2025 per loro ,e x chi non ha Condannato l’assassino sia un anno di tribolazioni ecc.ecc.

  3. giacomo

    30 Dicembre 2024 at 10:38

    Dovrebbero farli santi i genitori della povera ragazza…

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