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Ferrovie lente ma saranno almeno sicure?

Passaggio a livello aperto ma luci rosse accese. E se il macchinista non se ne fosse accorto?

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Ferrovie lente ma saranno almeno sicure?

Ferrovie lente ma saranno almeno sicure?

Ferrovie lente ma saranno almeno sicure?

Situazioni che si ripetono tanto da sembrare normali. Ma lo sfascio di una linea ferroviaria come la Biella-Novara non è normale: va oltre i limiti della decenza. E crea assuefazione al punto che persino un pericolo può sembrare non così grave.
È accaduto nei giorni scorsi intorno alle 20, nella zona di Vigliano, all’altezza del passaggio a livello: le sbarre erano aperte ma il semaforo aveva la luce rossa accesa. Un problema tutt’altro che banale: cosa era possibile fare? Le auto potevano fidarsi ad attraversare i binari con il rischio di vedersi arrivare un convoglio in piena velocità? E dall’altra parte il macchinista come poteva sapere se il passaggio era in sicurezza?
Per fortuna alla fine ha prevalso in tutti il buonsenso e il conducente del treno ha fermato il convoglio anche perché a quell’ora ormai era già sceso il buio e la visibilità era molto limitata. Ma soprattutto qualche automobilista ha chiamato i carabinieri ed è scattato l’allarme. I militari hanno si sono rivolti al centralino di Trenitalia a Torino da dove è arrivata la conferma della situazione ma anche la richiesta della presenza di una pattuglia di forze dell’ordine a presidiare l’attraversamento.
In zona è arrivato un equipaggio della guardia di finanza che ha segnalato la ripresa del funzionamento delle sbarre.
In tutto, questo “banale” inconveniente ha garantito la consueta dose di ritardo – più o meno un’ora e mezza – da “somministrare” ai fin troppo “pazienti” viaggiatori, ma non ha avuto altre conseguenze. Forse però avrebbe potuto averne: se per esempio il macchinista avesse distolto lo sguardo anche solo per un paio di secondi, un battito di ciglia, che cosa staremmo raccontando oggi?
Certo, si dirà che l’eventualità è talmente remota… Che non significa impossibile. Viene da chiedersi quante volte sono stati annunciati, progetti, soldi, lavori. Ma visto che viaggiare in ritardo è quasi inevitabile, almeno si vorrebbe viaggiare sicuri. Troppo?

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2 Commenti

1 Commento

  1. Arnoldo

    6 Ottobre 2025 at 16:33

    Salvini invece di occuparsi di tutto ciò che non lo riguarda dovrebbe fare il suo mestiere di ministro dei trasporti ma siccome è un bamboccione buono a nulla sarebbe meglio che vada a pelare patate con un contratto sottopagato a tre euro all ora

  2. Ci.Di.

    7 Ottobre 2025 at 19:18

    senza arrivare a quel ministro il territorio biellese ne ha un altro che, essendo delegato per l’ambiente, dovrebbe tenerci ai mezzi pubblici…così anche i 4 che questo giro siedono in consiglio regionale…
    l’adunata degli alpini ha dimostrato che volendo si può…evidentemente non si vuole…

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