Biella
Buongiorno Biella, il treno passa una sola volta
Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella
Buongiorno Biella, il mio saluto squillante di oggi a tutti voi, una sorta di augurio per tutti al di là delle vicende politiche locali e delle scaramucce, per ora a parole, di questi giorni in cui si stanno delineando i nuovi schieramenti in vista delle amministrative.
Il buongiorno, comunque la pensiate, si vede sempre dal mattino, ci aiuta a capire cosa ci riserva il futuro che, per Biella significa essenzialmente decidere quale treno prendere. Non solo per Torino o per Milano, come ben sanno i nostri pendolari da decenni alla prese con disservizi e frustrazioni dovute più che altro alla totale assenza sul tema da parte dell’intera classe politica (locale, regionale, nazionale) mai sul pezzo quando si parla di collegamenti ferroviari (a differenza di quanto accade nel novarese e nella vicina Lombardia).
Diciamo che, giocando sulle parole, mai come oggi in città servirebbe una decisa “politica di scambio ferroviario”, che ci permetta di cambiare direzione e traiettoria rispetto al passato in vista di una nuova direzione da intraprendere. In ogni caso chiunque sarà prossimo candidato sindaco, un fatto è certo: dovrà “viaggiare”, si spera senza ritardi, sulla linea Biella -Torino, linea che porta alla riconferma del presidente uscente della Regione Cirio, ma con uno sguardo a qualche tratta internazionale che porta direttamente al capolinea delle prossime elezioni europee…
Se da sempre vale l’antico proverbio che, nella vita, il treno passa una volta sola, qui da noi non è proprio il caso di formalizzarsi, visto e considerato che grazie ai ritardi cronici che tutti conosciamo c’è sempre l’opportunità per tutti di salirci una seconda volta senza tanti problemi di sorta.
I candidati a palazzo Oropa questo “diversivo” sembrano averlo imparato abbastanza in fretta visto e considerato che sicuramente, a fronte del nulla mai realizzato negli scorsi decenni, torneranno a parlare in campagna elettorale di collegamenti ferroviari futuri e futuribili.
Infine, una considerazione personale sui primi movimenti tellurici in seno alle forze politiche biellesi che si candidano ad amministrare la città nel 2024. Mi auguro che dalla politica, mai venuta meno, dei due forni, vecchia interpretazione democristiana e andreottiana che di fatto ha consentito a molti di mantenere il classico piede in due scarpe dichiarando il tutto e il contrario di tutto, per Biella possa aprirsi, finalmente, una nuova stagione che definirei “politica del contenitore” in cui chiunque abbia delle cose utili da dire e da proporre possa trovare ascolto e accoglienza indipendentemente dal colore politico di appartenenza. Chi prima lo capirà, prima salirà su quel treno del cambiamento sul quale tutti noi vorremmo viaggiare anche in piedi…
Luigi Apicella
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Pier Giovanni Malanotte
16 Giugno 2023 at 10:27
Un vecchio brocardo sempre verace : id quod plerumque accidit : in buona sostanza : si verifica quello che si è già verificato.