BiellaCronaca
Aiuta una famiglia a fuggire dal palazzo in fiamme di Chiavazza
Yassine, 36 anni, ha aiutato un uomo disperato a calare dalla finestra i figli piccoli e la moglie
Aiuta una famiglia a fuggire dal palazzo in fiamme di Chiavazza.
Aiuta una famiglia a fuggire dalla finestra del palazzo in fiamme
«Non ho fatto niente di speciale, ho solo dato una mano».
Minimizza il proprio contributo, Yassine Boulam, 36enne che nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 agosto è stato tra i primi a correre in aiuto delle persone bloccate nella palazzina di via Coppa a Chiavazza. Ma probabilmente non la pensano allo stesso modo le persone che ha aiutato a uscire dall’edificio attraverso una finestra. A segnalare la sua storia alla nostra redazione sono stati alcuni vicini di casa.
«Ero da poco tornato a casa insieme a mia moglie – racconta -. All’improvviso, poco dopo l’una di notte, ho sentito delle voci che sembravano urlare “aiuto, aiuto!”. Mi sono affacciato dalla finestra del mio bagno e ho visto che dal palazzo vicino usciva tantissimo fumo. Poi ho sentito di nuovo gridare».
Yassine ha subito chiamato il numero per le emergenze, per segnalare che l’incendio. Ma nel frattempo la situazione è precipitata: «Mi sono accorto che un signore sembrava voler calare la figlia piccola dalla finestra, con una specie di corda fatta con vestiti legati tra loro».
Anche in questo caso il giovane cuoco non ha perso tempo e si è precipitato in loro soccorso: «Abito a venti metri metri da lì – continua a raccontare -, sono uscito e mi sono messo a correre verso di loro, urlando “aspetta, aspetta!” a questo signore. Erano affacciati da una finestra del primo piano, così mi sono messo sotto, tra la tapparella e il muro della finestra al piano terra».
A quel punto ha iniziato ad aiutare la famiglia in difficoltà, prendendo tra le proprie braccia e aiutando ad arrivare a terra tutti i componenti che, uno alla volta, venivano calati dalla finestra al primo piano. Prima la bimba, poi il fratellino di pochi anni più grande, infine la moglie e l’uomo. «Mi ha aiutato anche una signora che abitava lì» sottolinea Yassine, rammaricandosi per non essere riuscito a trattenere al meglio l’ultima delle quattro persone aiutate, vale a dire il marito. L’uomo è infatti caduto a terra, fortunatamente senza rimanere ferito in modo serio. Ma probabilmente in quel momento era l’ultimo dei suoi pensieri, vista la reazione quando ha realizzato che tutta la propria famiglia era in salvo e al sicuro: «Mi ha dato tantissimi baci» ricorda Yassine con un po’ di emozione.
«Per fortuna – aggiunge – subito dopo sono arrivati i vigili del fuoco. I pompieri hanno fatto uscire tutte le famiglie, anche quelle bloccate ai piani superiori. Loro sì che hanno fatto un lavoro incredibile davvero, io ho solo dato una piccola mano».
L’unica vena di tristezza nella sua voce si coglie quando passa a parlare della vittima: «Non lo conoscevo – conclude Yassine -, anche perché casa mia è qui a Biella, ma negli ultimi anni ho sempre girato molto per lavoro, sono tornato solo una quindicina di giorni fa. Mi hanno detto che era un mio paesano, mi dispiace davvero tanto per lui».
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