Biella
A proposito della morte di Youns El Boussetaoui detto “Mustà”
Un commento di Marco Sansoè
Il primo pensiero va a Youns El Boussetaoui, non solo perché è la vittima ma perché la sua vita è stata molto difficile ed è finita nel peggiore dei modi.
Nei confronti delle persone che vivono nella sofferenza bisognerebbe prestare attenzioni particolari, non è facile ma si può fare, anche a Voghera c’era chi aveva attenzioni per Mustà (così veniva chiamato).
Ma quando uno uccide è un assassino, le circostanze possono essere diverse: autorizzate, legittimate, necessarie (?), ma resta un assassino. Quando poi si uccide in quel modo uno appare anche un idiota, un fascistello idiota.
Per gli assassini c’è sempre una condanna penale o morale e… poi deve fare i conti con la propria coscienza. Per gli idioti c’è un perenne lascia passare, infatti proliferano e vivono in massa in mezzo a noi.
Auspichiamo, in ogni caso, che il sig. Massimo Adriatici non si occupi più di cose pubbliche e si dedichi ad attività ludiche per il resto dei suoi giorni, crediamo che una pistola ad acqua sia sufficiente a dargli pace e non rechi così danno a sé e agli altri.
Marco Sansoè
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