Basso Biellese
Cerca di “rapire” un piccolo cigno: messo in fuga a colpi di becco
Sette piccoli cigni nuotavano tranquillamente insieme ai loro genitori quando un passante ha cercato di “rapire” una delle creature.
VIVERONE – Sette piccoli cigni nuotavano tranquillamente insieme ai loro genitori quando un passante ha cercato di “rapire” una delle creature.
La famiglia di cigno reale nel Lago di Viverone
Il Lago di Viverone è rinomato per la varietà di uccelli, libellule, piante acquatiche ed altri organismi che lo popolano. Negli ultimi anni tra questi si sono aggiunti diversi esemplari di cigno bianco, meglio conosciuto come Cigno Reale e chi è solito visitare la zona può aver avuto la fortuna di incontrare la coppia, con i suoi sette magnifici cuccioli.
Ha provato a prendere un piccolo, attirando le ire dei genitori
I piccoli, che da poco hanno lasciato il nido, nuotavano pacificamente sulle acque del lago attirando curiosi di tutte le età. Nulla di insolito se non fosse che, in una di queste occasioni, qualcuno abbia anche tentato di prendere uno dei cigni per portarselo a casa attirando le ire dei genitori che, per difendere i propri cuccioli, hanno attaccato il protagonista della vicenda.
La scena ripresa dal videomaker Achille Zaino
Il tutto è stato ripreso dal cellulare di Achille Zaino, noto videomaker amante del lago che non ha esitato a filmare la scena.
Nei giorni scorsi trovato un altro cigno in difficoltà
Triste sorte anche per un altro esemplare ritrovato immobile, rannicchiato vicino alle imbarcazioni sulle rive del Lago di Viverone. Venerdì 28 maggio, all’altezza del Circolo Nautico Torino di Viale Lungo Lago. All’arrivo degli operatori del Coordinamento territoriale di Protezione Civile, sezione recupero animali selvatici, il volatile si è agitato ma a fatica muoveva la zampa destra.
L’animale non presentava ferite lungo il corpo ma per precauzione il veterinario ASL, che lo ha visitato, ne ha disposto il trasferimento al Centro Animali non Convenzionali (CANC) di Grugliasco, in provincia di Torino, dove da quella mattina si trova in osservazione. Una volta verificate le sue condizioni di salute, il cigno verrà riportato nel suo habitat naturale per essere liberato.
Gloria Venturino
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