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“Vogliono spostare il Serd solo per nascondere il disagio”

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ordigno con l'acido

“Vogliono spostare il Serd solo per nascondere il disagio”

Riceviamo e pubblichiamo il commento di Rita De Lima, segretario provinciale del partito Democratico, sulla “questione Serd”.
Torna prepotente, come ogni anno, la questione dell’ordine e della sicurezza (tanto sbandierata dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle) sul “decoro e sull’ordine ” ed ecco che riappare la necessità di “ripulire” i giardini e di spostare il SERD perché il disagio disturba e bisogna nasconderlo.
Sono anni che assistiamo a questa richiesta, fatta anche dalla giunta precedente, quella composta dal sindaco Gentile con Fratelli d’Italia e la Lega, senza che ci sia mai stata una reale presa di posizione per affrontare e risolvere i problemi ma solo un uso strumentale del problema disagio, brandito come arma per fini elettorali.
Il SERD è un servizio dell’Asl e avrebbe necessita di avere una sede idonea per la cura degli utenti. L’ospedale sarebbe la sua sede naturale.
Questo servizio si occupa di persone che hanno disturbi legati all’abuso di sostanze stupefacenti, all’abuso di alcol, di tabacco e da tempo si occupa anche di malati di gioco d’azzardo patologico, che sono tanti a dimostrazione di una società gravemente malata.
Tutte persone che necessitano di cure specifiche, sia psicologiche che mediche. Gli utenti del servizio sono affetti da patolgie curabili e trattabili e non è accettabile che ancora oggi non si possa parlare di “patologia e di malattia” ma solo di persone che creano disturbo.
La visione della società che propongono il sindaco Corradino e la sua giunta prevede l’emarginazione dei malati, dei disagiati invece che di farsene carico.
Questa giunta, a trazione leghista e destra, pensa che la società si debba occupare solo di quelle persone che già ce la fanno da sole e non hanno bisogno di servizi, se non in modo marginale.
Io penso che una società si debba occupare degli ultimi e non solo dei diseredati ma di tutte quelle persone che necessitano di servizi efficienti forniti dallo Stato.
Penso agli anziani, ai portatori di handicap, al mondo dei malati psichiatrici, alle malattie rare. Si tratta di persone che non devono essere sottratte alla vista dei cittadini “normali”.
L’idea che per le vie di Biella o ai giardini possano passeggiare solo persone che non danno problemi è il paradigma di un tipo di società che non ci appartiene perché è il modello di società in cui viviamo che ha creato quelle disuguaglianze e quelle difficoltà.

Noi del Pd siamo per affrontare e cercare di risolvere i problemi senza emarginare e nascondere nessuno. Continuare a fomentare paure in una città vivibile e sicura come Biella, strumentalizzando e creando ad arte tensione sociale non fa vivere meglio i nostri concittadini.
P.S. Se Biella potesse disporre di una piccola parte dei 49 milioni (come da sentenza definitiva della Cassazione) che la Lega deve allo Stato italiano e a tutti noi si potrebbe investire in aiuti concreti alle persone.
Rita De Lima,
segretario provinciale Pd

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