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Vivisezione minacce a Tamietto, la precisazione di Salvatore Vassallo
Vivisezione minacce a Tamietto, la precisazione di Salvatore Vassallo
Nei giorni scorsi un proiettile e una lettera di minacce sono stati recapitati a Marco Tamietto, neuroscienziato da mesi vittima della rabbia animalista per un esperimento che prevede l’utilizzo di sei macachi. Così uno tra i più determinati difensori degli animali, il biellese Salvatore Vassallo, ha commentato l’accaduto respingendo qualsiasi coinvolgimento.
“Oggi sono stato contattato da giornalisti – scrive Vassallo – i quali mi hanno riferito che, il vivisettore Tamietto, avrebbe ricevuto una lettera intimidatoria con allegato un proiettile. Ovviamente, la domanda spontanea è “Vassallo c’entra qualcosa?” … Premetto che ho lavorato negli istituti di vigilanza come guardia giurata, conseguentemente avevo in dotazione due pistole con munizioni, quindi è plausibile il sospetto nei miei confronti, non è difficile in fondo, portarsi a casa munizioni simulando di averle utilizzate al poligono o in servizio, ma ricordo ironicamente che per esplodere del munizionamento si deve essere detentori di un’arma quindi, Tamietto con me direi che è assolutamente al sicuro… I sospetti invece, dal mio punto di vista, dovrebbero presumibilmente ricadere su qualcuno la cui posizione sia in conflitto di interessi con il vivisettore stesso, ricordando che gli introiti economici sono notevoli, spostando però l’attenzione sugli animalisti. Non possiamo escludere, secondo il mio personale parere, che vi sia coinvolto anche un ramo animalista estremista, anche estero. Trovo assurdo, ma anche a tratti ironico, che qualcuno possa aver sospetti sulla mia persona, difficilmente rischierei una condanna per un’azione così futile e blanda, quando al limite potrei rischiare andando fisicamente a liberare quegli animali, rischiando decisamente molto meno”.
Nell’immagine la foto di Vassallo pubblicata sul proprio profilo facebook a commento dell’episodio
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