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Vittorio Gamba e il Biscottificio Cervo «Da due anni non sono più nell’azienda»

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Vittorio Gamba e il Biscottificio Cervo «Da due anni non sono più nell’azienda»

Continua a tenere banco in questi ultimi giorni la difficile situazione in cui versa lo storico Biscottificio Cervo per il quale nelle settimane scorse è stato richiesto il concordato preventivo a causa delle difficoltà economiche. La prima notizia riguarda una precisazione inviataci dal signor Vittorio Gamba, appartenente alla famiglia a cui si deve la nascita dello stabilimento, la seconda invece interessa la possibile riapertura entro breve dello spaccio aziendale, circostanza inizialmente non prevista.
«Apprendo dal giornale – scrive Vittorio Gamba – le vicissitudini del Biscottificio Cervo, realtà biellese di spicco da quasi centro anni e vedo pubblicata la fotografia di mio padre e mio nonno. La ditta Cervo fondata da Annibale Gamba e poi condotta dai figli Luigi, Giovanni e Antonio, chiede il concordato preventivo».
«Poi mi soffermo su quella immagine – prosegue Vittorio Gamba – e penso che le persone sopracitate sono morte in quel luogo al quale avevano dato tutto, creando, una realtà di orgoglio non solo per il territorio ma anche per la famiglia. Non faccio più parte della ditta da più di due anni e mi dissocio da tutte le scelte e l’operato di coloro che hanno portato il biscottificio a ciò che è ridotto oggi. A mio nonno il riconoscimento delle sue capacità, come uomo e imprenditore, a mio padre tutta la mia stima».
Per quanto riguarda il punto di vendita aziendale, completamente rinnovato lo scorso anno e chiuso dal 21 luglio, è in corso la richiesta di autorizzazione al tribunale per la sua possibile riapertura nel mese di settembre in concomitanza con la ripresa della produzione.

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