Attualità
Villa Mares diventa la casa delle idee e del confronto
Il “battesimo” domenica 2 febbraio a Candelo. «Contribuire al benessere sociale e culturale»
Villa Mares diventa la casa delle idee e del confronto. Nasce all’inizio del mese di febbraio una nuova associazione di promozione sociale: Mares appunto. Che si propone come un nuovo spazio per costruire insieme eventi culturali.
L’inaugurazione ufficiale è in programma domenica 2 dalle 14.30 alle 17.30, nella sede operativa in via Libertà 44 a Candelo.
Villa Mares diventa la casa delle idee e del confronto
«Sarà un’importante occasione per presentare il programma 2025 dell’associazione alla comunità locale – spiega la vulcanica presidente Katiuscia De Pieri -. E anche creare un momento di incontro e dialogo, gettando le basi per future collaborazioni con le amministrazioni del territorio.
«L’obiettivo principale – prosegue – è conoscersi, condividere idee, visioni e avviare percorsi comuni che possano contribuire al benessere sociale e culturale del territorio».
Durante l’incontro, i partecipanti avranno l’opportunità di scoprire i valori, le finalità e i progetti che l’associazione Mares intende sviluppare. Con uno spazio dedicato per proposte e confronti costruttivi.
«Siamo convinti che l’unione e la condivisione siano fondamentali per costruire una rete solida e inclusiva, capace di affrontare le sfide del nostro tempo. Per questo motivo, invitiamo associazioni, enti, realtà locali e tutti coloro che desiderano contribuire a partecipare all’evento».
Gioiello architettonico
L’iniziativa rappresenterà certamente la posa di una simbolica prima pietra di un lavoro che promette frutti molto interessanti. Ma contemporaneamente rappresenterà anche l’occasione di visitare un edificio che è un piccolo gioiello architettonico nel cuore di Candelo, non molto lontano dal Ricetto.
Si tratta di villa Mares, che dà il nome all’associazione formando l’acronimo di Mostre Artistiche Rassegne Eventi Socioculturali. Anche se in realtà Mares è il cognome di un sandiglianese che sposò la figlia di una famiglia che a metà del ‘600 la fece costruire.
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