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Versa 600 euro di caparra per una casa che non esiste

Truffati anche i cognati

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Versa 600 euro di caparra per una casa che non esiste

“Isola d’Elba, amore a prima vista”. L’annuncio era comparso su Facebook, con relative foto da sogno dell’appartamento da affittare a 800 euro alla settimana e un numero di cellulare da contattare se interessati. Come riportano i colleghi di Prima Biella, una biellese ha quindi cercato di mettersi in contatto con i proprietari.

Così ha composto il numero che ha trovato (creato appositamente per la truffa) e ha chiesto di ricevere il contratto di affitto per due settimane, ovviamente falso. La signora era anche rimasta soddisfatta dei colloqui avuti con la persona all’altro capo dell’apparecchio, tale Mattazzi Maria Palmira (nome inventato).

Truffati anche i cognati

Così, alla fine, aveva versato la caparra di 600 euro sul conto corrente della banca Sella che le era stato indicato. Non solo. Aveva raccolto con gioia la possibilità di poter affittare anche l’appartamento al piano di sopra e aveva convinto i cognati a versare a loro volta altri 600 euro.

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