Attualità
Valle del Pd sulla sanità piemontese: “Al Cup unico visite ed esami neppure prenotabili”
Ancora disagi per i pazienti, non solo a Biella
«Se nella graduatoria sui LEA la nostra Regione in cinque anni è passata dal primo al settimo posto, gran parte della colpa è dovuta alle liste d’attesa, dove il Piemonte registra il punteggio più basso. Eppure Cirio e Icardi ritengono di aver ottenuto risultati ‘straordinari’ grazie al piano di abbattimento dei tempi di attesa varato dalla Giunta. Chi avrà ragione? Il ministero della Salute o Cirio? Abbiamo fatto qualche telefonata per cercare di prenotare una visita o un esame. Questo l’esito della nostra ricerca.
Vuoi prenotare una visita dermatologica con il servizio sanitario regionale? La prima disponibilità è alle Molinette ma ad agosto del 2024, oppure si può andare a Lanzo nel marzo del ‘24, altrimenti si può organizzare una gita a Stresa, dove c’è posto nel luglio di quest’anno. Una visita oculistica? C’è posto alle Molinette a giugno, ma dell’anno prossimo. Oppure a Giaveno a gennaio. Per una risonanza magnetica della colonna a Torino non c’è speranza, bisogna andare all’ospedale di Rivoli ad ottobre. Nessuna speranza su Torino per l’esame del fondo oculare: in questo caso l’unica possibilità la offre Valenza a novembre. Così per l’ecografia muscolotendinea: bisogna andare a Ivrea a febbraio prossimo. Hai bisogno di un otorino? Nell’Asl Torino il primo posto è al San Giovanni Antica Sede, a gennaio del ‘24, quindi meglio andare a Gassino dove c’è posto ad agosto. Meglio vanno le cose per la gastroscopia (Maria Vittoria a luglio, oppure a dicembre a Chivasso o a Verduno), per l’ecografia transvaginale (ottobre al Mauriziano) o la colonscopia (sempre ad ottobre, al Maria Vittoria, ma sul resto del Piemonte il primo posto è a luglio del ‘24!) e per l’ecocolordoppler TSA (alle Molinette a dicembre). Sono tutti dati che smentiscono la narrazione della Giunta regionale, confermano le critiche più volte ribadite dal Pd e le denunce degli operatori del Cup Unico. Sono dati che ci confermano il fatto che ci sono molti piemontesi che non riescono a prenotare visite ed esami perché non trovano alcuna disponibilità oppure si trovano di fronte ad attese insostenibili, per cui preferiscono, se possono, rivolgersi al privato. Quindi, dati alla mano. Il ministero della Salute ha ragione, Cirio e Icardi hanno torto».
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