Attualità
Unione Industriale Biellese: “Fare sistema per trasformare le sfide in opportunità”
L’intervento del presidente Giovanni Vietti all’assemblea generale
Fare sistema per trasformare le sfide in opportunità: questo è il tema a cui è stata dedicata l’Assemblea Generale dell’Unione Industriale Biellese, martedì 6 giugno a Città Studi, a Biella. Un tema che è stato introdotto da Giovanni Vietti, presidente Uib, all’inizio del suo intervento: “Quest’anno abbiamo deciso di puntare l’attenzione sulla scelta che, da tempo, ci contraddistingue: essere parte attiva nella realizzazione di iniziative che intendono generare benefici non solo per le imprese, ma anche e soprattutto creare le condizioni essenziali per uno sviluppo locale duraturo. Ecco perché, oggi, siamo “Together for more”: insieme per riuscire a creare di più, per noi e per il Biellese”.
Il presidente Uib si è quindi concentrato su tre tendenze in atto, che vanno considerate con attenzione e da cui scaturisce la nascita di Gruppi di lavoro ad hoc all’interno dell’associazione. In un momento in cui le imprese hanno bisogno di assumere persone a tutti i livelli, la prima questione è l’attrattività. La seconda questione riguarda la valorizzazione dell’eccellenza. La terza è una questione demografica, la lenta e costante emorragia di persone residenti nel Biellese che si traduce nell’aumento esponenziale dell’indice di vecchiaia e nella carenza di giovani.
“Per agire su questi tre temi – ha precisato Vietti – come Uib abbiamo creato tre Gruppi di lavoro che, da un anno, si adoperano per analizzare le singole questioni e provare a tracciare possibili soluzioni. Si tratta del Gruppo Accoglienza e corridoi umanitari, presieduto da Alberto Platini; Gruppo Attrattività delle imprese e del territorio, presieduto da Francesco Ferraris; Gruppo Contratti aziendali e relazioni industriali, presieduto da Giancarlo Ormezzano”.
Come “trattenere” e attrarre i giovani
Chi sono i circa 50.000 i giovani che lasciano ogni anno il nostro Paese? “Sono giovani che posseggono un’elevata scolarità (moltissimi sono laureati) – spiega il presidente UIb – una naturale dimestichezza con le tecnologie digitali (parliamo delle Generazioni “Z” e “Alpha”), un’attenzione costante ai temi ambientali e delle aspirazioni di vita che vedono un bilanciamento fra vita personale e professionale che è diverso rispetto alle generazioni precedenti. Per loro il lavoro è, sì, importante ma non è la PRIORITA’: il lavoro è una delle fonti di gratificazione e crescita personale, ancora prima che professionale. Dobbiamo quindi rivedere il nostro approccio, ripensando in maniera profonda il nostro modello di lavoro in termini di flessibilità”.
I progetti: parte di un unico disegno per il rilancio
Il presidente Uib ha quindi messo in evidenza i progetti su cui l’Uib si è impegnata in modo particolare, sottolineando che “devono essere visti solo singolarmente, ma vanno considerati come un unico disegno che mira a rilanciare le attività economiche a partire da un’azione sul territorio per rivitalizzarlo e renderlo più aperto, più inclusivo, più unico”.
Il rilancio Città Studi attraverso innovazione e formazione per il tessile, per valorizzare la specializzazione del Distretto contribuendo a formare le nuove generazioni unendo formazione e innovazione.
Lo sviluppo di ITS TAM e GEM, un modello vincente che esprime la forza del made in Italy a partire dalle competenze delle persone.
La nuova Accademia Piemonte, l’academy regionale di filiera per il settore tessile abbigliamento moda, il settore orafo e i green Jobs, che punta a rafforzare le competenze di chi è già occupato e a formare nuovo personale da inserire in azienda, attraverso corsi specifici progettati con e per le imprese piemontesi.
Il Recycling Hub, che potrà creare innovazione di prodotto e di processo in ottica di sostenibilità per dare nuova vita alla materia prima seconda tessile. Ė un progetto strategico per il Biellese e non solo: potrà cambiare il paradigma del modo di lavorare e creare nuove opportunità.
Il nuovo “Museo” e Laboratorio del Tessile, un luogo “vivo” e in divenire, in dialogo con l’arcipelago delle imprese e delle diverse realtà locali, che potrà integrare arte, design e imprenditoria nel segno di innovazione e sostenibilità. Un centro gravitazionale per l’orientamento dei giovani e per nuovi servizi alle imprese.
Connessioni per lo sviluppo
Infine, la nota dolente che, ogni anno torna ad essere ricordata come la condizione sine qua non della realizzazione completa dei vantaggi generati da tutti i progetti finora citati: la carenza infrastrutturale dal punto di vista di strade, collegamenti ferroviari, connettività.
“Lo sviluppo di un territorio da ogni punto di vista (economico, sociale, culturale…) e la sua capacità di essere attrattivo per nuovi residenti e nuovi investimenti, è strettamente connesso al “volto” che esso presenta dal punto di vista infrastrutturale e urbanistico. Lo diciamo da sempre, lo ribadiamo anche oggi perché si tratta di una condizione essenziale e fondamentale” ha ricordato Vietti, che ha aggiunto: “Come possono questi investimenti decollare se nel fine settimana non è possibile raggiungere il nostro Biellese con il treno o con strade degne di questo nome? Come è possibile scoprire un Biellese che è carente anche nella sua mobilità interna?”.
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