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Un percorso teatrale per ricordare un accordo che fece la storia

A Mongrando e Biella le ultime due replice di “80 anni fa la parità”

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Un percorso teatrale per ricordare un accordo che fece la storia

Un percorso teatrale per ricordare un accordo che fece la storia

 

Mongrando e Biella sono i luoghi in cui si svolgeranno le ultime due repliche di “80 anni fa, la parità!”, scritto da Marcello Vaudano e interpretato dagli attori di Teatrando, per ricordare un momento significativo della storia biellese: la firma del Patto della Montagna, di cui quest’anno si celebra l’80° anniversario.
Proposto lo scorso fine settimana in alcuni dei luoghi simbolo della vicenda (Coggiola, Lanificio Picco e Quadretto), lo spettacolo rappresenta il momento conclusivo del progetto “80 anni fa, la parità – Attualità del Contratto della Montagna sui temi del gender gap”, avviato nel novembre del 2023 dal “Centro di Documentazione sindacale della Camera del Lavoro di Biella”.

 

Quattro scene

Le quattro scene, ciascuna introdotta da un inquadramento storico, coprono un arco temporale di un centinaio di anni. Fulcro del percorso è proprio quel documento, che fu siglato tra industriali e lavoratori, sotto la protezione dei Partigiani, negli anni della Resistenza. Tra i punti dell’accordo era prevista la quasi completa parità salariale tra uomini e donne. Questa e altre conquiste lo resero un accordo eccezionale, che poteva diventare un esempio e che fu invece dimenticato dopo la Liberazione. La parità rimane infatti un tema caldo ancora oggi.
Nella prima scena, ambientata a Crocemosso nel 1924, si evocano gli anni del Fascismo, con le azioni violente contro le Case del Popolo, le amministrazioni comunali e le sedi sindacali. Un maestro di scuola di fede socialista, deluso e disilluso, suggerisce all’ex allievo di lasciare il paese con la moglie e riparare all’estero.

 

Protagonisti

Protagonisti della seconda scena, ambientata a Coggiola nel 1944, sono quattro operai che, tra preoccupazioni e pensieri per figli e fratelli deportati, internati o in montagna con i Partigiani, commentano qualcosa che è nell’aria: un accordo tra operai e industriali. La terza scena è ambientata al Quadretto nel 1945. Tre imprenditori e tre rappresentanti degli operai s’incontrano, con la protezione del “Comitato di Liberazione Nazionale”, per un’ultima lettura dei punti salienti del contratto e per apporre le loro firme. Il testo che si sta per sottoscrivere sarà valido per tutto il territorio biellese, per industriali, operai e operaie di
tutti i comparti tessili, dai cappellifici ai lanifici, dai cotonifici ai maglifici. Oltre alla presa di distanza dalla “Repubblica Sociale Italiana”, i firmatari sottoscrivono: aumenti salariali, adeguati ai rincari dei generi alimentari, per tutte le fasce di età dei lavoratori; uniformità di paghe per le varie mansioni; annullamento di quasi tutte le differenze di paga tra uomini e donne.

L’ultima scena si svolge ai giorni nostri e propone un confronto tra due operaie, diverse per età e provenienza, da cui emerge come, nell’arco di quarant’anni, il lavoro in fabbrica sia diventato precario e sottopagato. Una riflessione che racconta anche di pari opportunità più teoriche che reali e della perdita di diritti che sembravano acquisiti.
L’intero spettacolo sarà presentato ancora Sabato 21 a Mongrando, nella zona della Chiesa di San Lorenzo, e Domenica 22 a Biella, tra i Giardini Zumaglini e la Camera del Lavoro. L’ingresso avverrà a gruppi ogni 20 minuti dalle 16.00 alle 17.00.

La partecipazione è libera, ma si suggerisce la prenotazione: www.teatrandobiella.it oppure 333.5283350.
Solo info WhatsApp: 331.7473960.

 

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