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«Un grande evento, ma non per tutti. C’è chi ci ha perso»
Parla il direttore di Confesercenti, Davide Ferla: «Siamo stati bravi ma anche inesperti»

«Un grande evento, ma non per tutti. C’è chi ci ha perso». L’Adunata nazionale degli alpini ha portato una luce importante su tutto il territorio. Quindi viva l’Adunata. Questo però non significa che sull’evento non ci siano state anche delle ombre.
«Un grande evento, ma non per tutti. C’è chi ci ha perso»
Davide Ferla, direttore di Confesercenti, a caldo, commenta lo storico evento.
Cosa intende dire?
Non tutte le zone della città sono state interessate dall’enorme flusso di persone arrivate e quindi non tutti i commercianti ne hanno beneficiato come si aspettavano.
I titolari di diversi bar lamentano di essere rimasti con migliaia di panini invenduti, ora da buttare…
Stiamo raccogliendo le segnalazioni. Per quello che abbiamo visto, mi pare verosimile che a fronte di esercizi che hanno lavorato alla grande ce ne siano altri che abbiano fatto poco. Da Vigliano, per fare un esempio, abbiamo segnalazioni di bar che hanno lavorato meno di un weekend senza alpini. È evidente che qualcosa non sia andato per il verso giusto.
Cosa?
Premessa, l’evento è stato un successo e dobbiamo essere orgogliosi di averlo ospitato.
E su questo siamo tutti d’accordo.
«Bene. Prima questione, l’evento è stato sovrastimato. Non so spiegarmi perché, ma penso che tutti ci aspettassimo numeri addirittura superiori a quelli registrati. C’era in giro un’idea del tutto irrazionale che voleva la città invasa in ogni dove dalle penne nere. Molti bar, ristoranti e punti ristoro hanno così acquistato più scorte di quelle necessarie. Da qui l’amarezza per i mancati incassi.
Le preventivate 400 mila presenze, che significano circa un terzo di persone reali, sono diventate spesso 700 o addirittura 800 mila secondo alcune leggende metropolitane.
Appunto. In questo senso ci sta una considerazione importante. Il Biellese si è rivelato straordinariamente pronto per l’evento, ma anche inesperto. Nessuno aveva esperienza di una manifestazione così grande. Quindi era difficile fare confronti. Se, poniamo, si rifacesse l’Adunata l’anno prossimo, una serie di errori sarebbe evitata.
Quali errori?
Se il flusso del corteo si incanala in una determinata zona della città, difficilmente dalla parte opposta possono esserci migliaia di alpini che mangiano e bevono… Se il villaggio alpino viene realizzato sull’asse tra via Italia e via La Marmora, in Riva sarà ben difficile fare gli stessi numeri di vendite di bevande e di panini. Questo senza nulla togliere ai singoli commercianti e ai loro sforzi professionali.
Chi ha sbagliato?
Tutti e nessuno. Siamo stati bravi, ma acerbi. Abbiamo risposto bene all’evento, ma essendo privi di vera esperienza, abbiamo tutti commesso degli errori. In buona fede. Una città come Rimini, abituata a numeri giganteschi dal punto di vista turistico e dell’accoglienza, anche di fronte all’Adunata nazionale degli alpini, avrebbe avuto maggiori e migliori capacità di organizzarsi. Evitando così di andare incontro a qualche delusione che oggi sento tra i nostri associati.
Baristi e commercianti puntano il dito verso la multinazionale della Forst, primo sponsor dell’evento.
Ribadisco, questione di esperienza. La prossima volta, sicuramente, tutti noi avremo un atteggiamento diverso verso i vari interlocutori.
In che senso?
Abbiamo accettato senza discutere quanto ci veniva suggerito, indicato e detto da parte degli organizzatori. Dopo questa esperienza, invece, siamo consapevoli delle potenzialità enormi di un evento come l’Adunata nazionale alpina, ma anche dei suoi limiti. Non tutti gli esercizi commerciali possono lavorare allo stesso modo. Perché i numeri in ballo sono grandi ma non infiniti.
Il bilancio dei commercianti quindi qual è?
«È presto per i numeri definitivi. Comunque l’evento è stato un successo per tutto il territorio. Dire il contrario sarebbe assurdo. Lo sforzo dei commercianti, ma in realtà di tutti, c’è stato e va applaudito. Io dico: abbiamo imparato! Abbiamo vinto una sfida turistica importante. La prossima volta faremo ancora meglio».
LEGGI ANCHE: Cala il sipario sull’Adunata, 400mila presenze in tre giorni
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ettore
20 Maggio 2025 at 9:21
SEMPRE A LAMENTARVI.LAVORARE E PEDALARE ED I MAI CUNTENT MANDATELI A FARE IN CULO
Ardmando
20 Maggio 2025 at 12:44
92 minuti di applausi [cit.]
Eeeh ma caro Ettore, a Biella ci sono i campionati mondiali di polemica sterile, disciplina sportiva molto sentita in città. L’adunata è troppo adunata, i turisti son troppo turisti, i panini sono troppi, c’era troppa gente di qui, troppo poca di la, le bandiere non erano abbastanza bandiere. A Biella ci sono due categorie di persone: quelle che sanno lavorare e quelle che sanno solo fare polemica.