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Troppi ungulati e i lupi sono diventati un problema

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Troppi ungulati e i lupi sono diventati un problema.

L’associazione dei comuni montani lancia l’allarme

L’Uncem Piemonte, l’associazione dei comuni montani, lancia l’allarme sulla eccessiva presenza di ungulati e lupi sull’arco alpino chiedendo per i primi “prelievi aggiuntivi”, ovvero un maggior numero di abbattimenti, e per i secondi «una maggiore tutela e protezione degli allevatori e dei loro greggi».
«Uncem da sempre sta dalla parte degli allevatori, delle imprese agricole, di chi svolge un ruolo attivo nelle aree montane – si legge nel documento – Per questo, sia sulla questione lupo sia sul proliferare di ungulati, crediamo sia necessario riaprire un’attenta riflessione con la Regione Piemonte e le altre Regioni dell’arco alpino. Un’azione slegata da vincoli pseudo-ambientalisti costruiti senza conoscere la fatica e l’impegno di chi tiene in vita il territorio montano. Sugli ungulati, se i censimenti confermano che sono troppi, bisogna permettere prelievi aggiuntivi. I danni per allevatori e agricoltori sono aumentati negli anni e le imprese vanno tutelate. Sul lupo, la riflessione è da fare a livello di arco alpino. Dare la caccia al lupo è pressoché impossibile. Ma dobbiamo agire affinché non si smobiliti il presidio del territorio garantito da imprese e margari. Il lupo si muove in territori sempre meno antropizzati, aree invase da bosco non gestito. Il Piano lupo a livello nazionale deve partire dalla esigenza di tutelare, non solo la biodiversità alpina, ma soprattutto l’uomo e le sue imprese che garantiscono sviluppo sociale ed economico nelle aree montane».
«La presenza del lupo – continua l’Uncem – non può minare la presenza dei montanari con le greggi di pecore e le mandrie di vacche da portare in alpeggio, al pascolo».

 

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2 Commenti

1 Commento

  1. giorgio Piero

    21 Agosto 2018 at 16:23

    Sino a che non si modificheranno le leggi ed anche per il lupo (da tempo ormai non più minacciato come specie,bensì sovrabbondante)si procederà ad un controllo (come si fa per gli ungulati)non si risolveranno i problemi.E’ impensabile usare estensivamente i recinti elettrificati (poco utili)od in gran numero i cani da guardiania (anche pericolosi per i turisti)caricando sui pastori costi impropri che nessuno ripaga:se gli amanti salottieri dei lupi continueranno ad opporsi ad ogni effettivo controllo i pastori non saliranno più in alpeggio e si perderanno tradizioni e prodotti tipici. In compenso potremo organizzare i pullman per i turisti che vorranno veder i lupi!Vi sembra un buon affare?

  2. antonio consiglio

    23 Febbraio 2021 at 12:21

    Il lupo è l’unico animale capace di mantenere un equilibrio naturale e ricordiamoci che ha paura dell’uomo; inoltre è un animale intelligente, adattabile ed opportunista. le prede che compie sono sempre mirate ad esemplari vecchi o malati. conosco un pastore che con una recinzione e due cani, conduce la sua attività da anni senza problema alcuno. insomma, sto dalla parte del lupo e basta con queste isterie da donnicciola. prima di parlare informatevi bene, ma bene bene. perché non ne parlate con il Prof. L. Boitani, il più grande studioso di lupi d’Europa?
    W IL LUPO!!!

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