Attualità
Tre gazebo della Lega a sostegno del segretario Matteo Salvini
In vista della sentenza del processo Open Arms
In vista dell’udienza del processo Open Arms in agenda il prossimo 20 dicembre a Palermo, dove è possibile che venga emessa la sentenza, sabato e domenica la Lega organizza tre gazebo a Biella. Il fine è proseguire la raccolta firme a sostegno di Matteo Salvini, che è attualmente sotto processo per aver fermato gli sbarchi da ministro dell’Interno e che rischia una condanna a 6 anni di carcere, richiesti del pubblico ministero.
Sabato tre gazebo della Lega a sostegno del segretario Matteo Salvini
Quella del fine settimana anche l’occasione per uno scambio di auguri di Natale con la cittadinanza. Un momento quindi non solo di politica ma di comunità, come caratterizzato dalle iniziative della Lega, sempre sul territorio e vicino alla gente.
I gazebo saranno sabato mattina dalle 9:00 alle 12:30 in piazza Falcone angolo via Valle d’Aosta, sabato pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00 in piazza Santa Marta (via Italia) e domenica mattina dalle 9:00 alle 12:00 in via Italia, fronte la chiesa della SS. Trinità.
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Sobillatore
11 Dicembre 2024 at 16:02
altra pagliacciata della lega invece di raccogliere firme per Salvini vadano a ripulire i boschi e si occupino dei trasporti vero problema sono in dissesto Biella è tagliata fuori se si vuole raggiungere altre città
Bruno
11 Dicembre 2024 at 16:09
che la lega sia vicino alla gente questo mi fa’ ridire ma tanto ridere sputa in faccia alla gente , fanno bene a processarlo non ha fatto niente di buono e un ciattola chiunque
Ardmando
11 Dicembre 2024 at 16:40
Rispetto per un Ministro della Repubblica il cui nome è stato infamato dalla magistratura comunista. Non condivido le ideologie leghiste ma rispetto un Ministro che lavora per difendere i confini dalla invasione colonizzatrice islamica.
Bruno
12 Dicembre 2024 at 9:54
l invasione islamica è un idea della destra estrema non esiste con la crisi climatica e le guerre saranno sempre di più le popolazioni che emigrano islamici o no , forse i politici destroidi dimenticano che i lavoratori dei paesi anche islamici che lavorano e vivono in Italia pagano le tasse e contribuiscono ai pagamenti delle pensioni e dei loro stipendi