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Tempio crematorio: Socrebi vuole 1,8 milioni dal Comune di Biella
L’udienza prevista per il 10 novembre prossimo
Tempio crematorio: Socrebi vuole 1,8 milioni dal Comune di Biella
Tempio crematorio: Socrebi vuole 1,8 milioni dal Comune di Biella
Nuovo capitolo nella vicenda del tempio crematorio di Biella. Socrebi ha citato il Comune in giudizio davanti al tribunale ordinario per il 10 novembre 2025.
Come era stato già annunciato l’obiettivo è ottenere 1,8 milioni di euro per il valore residuo della struttura che non sarebbe stato riconosciuto a Socrebi dopo che le era stata tolta la concessione.
Ovviamente la giunta del sindaco Marzio Olivero ritiene la richiesta infondata.
La vicenda
Dopo lo scandalo di sei anni fa del tempio crematorio di Biella, con le indagini che bloccarono l’attività in seguito alle cremazioni multiple effettuate dalla vecchia società, il Comune aveva ottenuto la rescissione del contratto e la restituzione dell’edificio grazie a una sentenza.
Socrebi, la società che gestiva l’impianto, aveva impugnato la sentenza.
Il giudice del tribunale non si era limitato a respingere le richieste avanzate dai legali della società, ma aveva anche assegnato un risarcimento al Comune per il danno subito, quantificato in circa 185mila, somma salita a oltre 270mila euro, conteggiando interessi e rivalutazione
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Ardmando
29 Giugno 2025 at 8:07
Questi di Socrebi sono fortunati ad avere ancora i denti in bocca e la testa intera, dopo quello che hanno fatto. Non avevano morale ne dignità all’epoca dei fatti, non ne hanno ora che hanno la faccia tosta di chiedere soldi al Comune.
Emerson
29 Giugno 2025 at 11:46
che persone viscide, e questi hanno ancora il coraggio di parlare e di continuare a vivere a Biella…….questi si meritano la camera a gas…..altro che 1,8 milioni di euro……..si meritano 1,8 milioni di bastonate nel muso…….
steap63
29 Giugno 2025 at 13:13
Solo qui capita che i responsabili si sentano vittime….. non hanno un minimo di vergogna…. hanno la faccia come il …..etc..etc
Ci.Di.
29 Giugno 2025 at 13:19
ma in Comune nessuno controllava?
La tassa x la cremazione dove finiva ?
il funzionario incaricato che fine ha fatto ?
Ardmando
29 Giugno 2025 at 19:39
Ma cosa c’entra il Comune? Per il Comune, per i cittadini e per i famigliari dei defunti tutto veniva fatto apparire regolare. E poi, di grazia, cosa o come avrebbero potuto controllare? Aprendo le urne cinerarie e chiedendo un esame del contenuto a campione?
steap63
29 Giugno 2025 at 23:03
Ma indipendentemente dal ruolo del Comune (che non c’entra nulla visto che tutto risultava regolare) questi che vogliono? adesso sono loro le vittime?…. qui il mondo va alla rovescia.
Ci.Di.
30 Giugno 2025 at 9:02
il doppio delle cremazioni rispetto alle capacità impianto non doveva insospettire? ma dai un minimo di serietà…e ASL quali controlli faceva ? tutti consapevoli allo stesso modo…
Spillo
30 Giugno 2025 at 13:10
Quando c’è da mangiare, difficilmente ci si tira indietro, l’occasione fa l’uomo ladro.