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Tempio crematorio degli orrori, “L’esame del Dna è possibile”

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Tempio crematorio degli orrori, “L’esame del Dna è possibile”
La posizione di Codacons
Con riferimento alle ultime notizie di stampa sul caso crematorio (vedi qui), Codacons osserva:

“l’esame eseguito dalla Dott.ssa Cattaneo, consulente nominata dalla Procura per il caso forno crematorio, è stato svolto sui 240 kg di ceneri sequestrati presso la Socrebi per verificarne la natura, che è stata confermata essere di resti umani, mettendo in luce come nelle urne consegnate alle famiglie non finivano tutte le risulte delle cremazioni, anzi ne finiva presumibilmente solo una minima parte e non si sa in quale modo – Spiega Codacons -. Nulla a che fare quindi rispetto alla possibile ispezione delle urne che, come chiarito dal nostro consulente incaricato, Generale Luciano Garofano, contempla un esame visivo preliminare, onde accertare cosa sia contenuto nelle stesse, la compatibilità del peso con un processo completo di cremazione e se insieme alle ceneri sia stata mischiata sabbia o altro.
“L’esame DNA, non di meno, qualora siano rinvenuti frammenti di ossa o denti contenenti materiale genetico sufficiente, – affermano i legali dell’associazione – sarà eventuale e successivo ma decisamente possibile, secondo le più recenti tecniche scientifiche come nuovamente confermato dal nostro consulente, e ciò anche fosse solo allo scopo di dare pace agli atroci dubbi degli oltre 500 querelanti che da alcuni mesi chiedono di sapere chi o cosa sia contenuto nelle urne dei loro cari”.

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