Seguici su

Attualità

Svapare nel mondo: dove si può e dove non è permesso il fumo elettronico?

Pubblicato

il

Le sempre più numerose e restrittive regole antifumo costringono spesso i fumatori a restare senza fumare per ore e ore. Nei luoghi scolastici, nei luoghi di lavoro, ma anche sui mezzi di trasporto (aerei, treni ecc.) durante i viaggi, sono molti i luoghi pubblici dove non è permesso fumare.
Le suddette normative però, risultano essere un po’ meno rigide nei confronti delle sigarette elettroniche; con il loro avvento, infatti, capita spesso di vedere qualcuno svapare alla stazione del treno o in un negozio.

Chiamata anche e-cig (da e-cigarette), di invenzione relativamente recente almeno in Italia, è considerata meno dannosa e sicuramente più economica della sigaretta tradizionale. Tuttavia, nonostante sia vista con occhi migliori rispetto alla più vecchia collega, la sigaretta elettronica non è consentita in tutti i luoghi: infatti, così come quella tradizionale, anch’essa è ancora oggi vietata nelle scuole (decreto Istruzione) e su alcuni posti di lavoro (in questo caso è a discrezione del datore).

Resta altresì vietato svapare comunque in luoghi pubblici come strutture sanitarie e mezzi di trasporto, dove vige il divieto assoluto.
Fin quando ci si trova nel proprio paese, le idee sono quindi piuttosto chiare. Ma come funzionano le regole dello svapo nel resto del mondo? Lo svapo all’estero è consentito ovunque?

Dove si può e dove no

Se prima di partire per l’estero ci si chiede dove è possibile fumare e dove no, la risposta è: dipende. Sì perché nonostante la sigaretta elettronica presenti, in linea di massima, restrizioni meno rigide rispetto alla tradizionale ed è vista con occhi migliori, non è così in tutto il mondo. Ogni stato infatti, ha le proprie regole. Tuttavia è possibile affermare che almeno, per quanto riguarda gli stati appartenenti all’Unione Europea, vigono regole simili, ma che possono comunque variare leggermente da paese a paese, presentando piccole regole ben specifiche.

  • Europa – Come già detto in precedenza, chi si trova a viaggiare in Europa può stare piuttosto tranquillo. La normativa che regola questa situazione è la Direttiva sui prodotti del tabacco che non tende a porre limitazioni tranne che in casi particolari. Non a caso in Europa ad oggi, sono ben 7,5 milioni gli utilizzatori di questo prodotto. Paesi come Italia, Spagna, Grecia, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi e Portogallo non prevedono nessun tipo di limitazione. In questi paesi è anche possibile trovare negozi venditori di sigarette elettroniche praticamente ovunque.

Situazione invece leggermente diversa in Austria (dove le vendite sono limitate) e in Turchia: in quest’ultima infatti, non c’è presente alcun divieto di svapo, ma è assolutamente vietato venderlo. La Svezia è invece il paese in cui c’è meno conoscenza in merito a questo prodotto. Tuttavia, l’Europa è sicuramente il continente più “aperto” da questo punto di vista.

  • Asia – Se l’Europa è il continente meno problematico, l’Asia è sicuramente quello che lo è di più. Nonostante il Giappone sia il paese della tecnologia per eccellenza, infatti, permette lo svapo, ma non i liquidi che contengono nicotina. Del tutto diversa la situazione in Cina che, essendo una grande produttrice di e-cig, non ha ovviamente mai posto alcun tipo di restrizione. Ancora più diversa la situazione in India, dove oltre ad essere assolutamente proibita la vendita si pensa di proibirne anche l’utilizzo. La situazione più problematica si ha però nel sud-est di questo continente. In Vietnam e in Cambogia non si può né vendere né utilizzare questo prodotto. Stesso discorso per la Thailandia, dove si rischia di incorrere addirittura in pesanti multe o anni di reclusione. Si invece il libero utilizzo in Indonesia.
  • Le Americhe – Gli Stati Uniti sono probabilmente il paese che più si avvicina alle regole europee, non presentando particolari complicazioni. Analogamente al nostro continente, però, vige il divieto nei luoghi pubblici e sui mezzi di trasporto.
    Diversa la situazione in Messico, dove risulta essere assolutamente vietata sia la vendita che la promozione di questo prodotto.
    I problemi più grandi potrebbero nascere in America Latina, dove in paesi come Venezuela, Argentina e Brasile si è impossibilitati ad utilizzare e a vendere la sigaretta elettronica.
  • Africa – Per quanto riguarda l’Africa la situazione è ancora poco chiara in quanto nessuno dei paesi africani si è mai esposto apertamente. Si sa molto poco quindi di Marocco, Egitto e Tunisia, mentre la situazione cambia per il Sud-Africa; qui, infatti, la sigaretta elettronica è assolutamente legale, a patto che non sia contenuta nicotina. L’unico paese che si è esposto del tutto è invece la Nigeria, dove l’utilizzo è invece assolutamente vietato.
  • Oceania – Qui la situazione è abbastanza controversa. Da un lato la Nuova Zelanda, che è probabilmente il paese più favorevole, mentre dall’altro lato c’è l’Australia dove vige il divieto assoluto di vendita ed utilizzo delle sigarette elettroniche.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *