Attualità
«Sul ponte dei suicidi passeggiano incompetenti e vola qualche avvoltoio»
«Sul ponte dei suicidi passeggiano incompetenti e vola qualche avvoltoio».
La Provincia difende il progetto di videosorveglianza: le altre soluzioni sono tecnicamente irrealizzabili
Sul ponte della tangenziale, tristemente famoso per essere scelto quale punto finale di un’esistenza sfortunata, non ci sono solamente aspiranti suicidi. Ma anche tanti incompetenti e pure qualche avvoltoio. In una lunghissima dichiarazione ufficiale il presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo difende il progetto di dotare la struttura di un sistema di videosorveglianza collegato alle forze dell’ordine, spiegando perchè – da un punto di vista strettamente tecnico oltre che economico – non è possibile realizzare le soluzioni più popolari, a partire dalla posa di alte barriere metalliche.
«Sento ancora parlare – afferma il presidente Ramella – in maniera persistente dell’innalzamento di barriere: a questo proposito devo evidenziare che questa soluzione, oltre ad avere un costo molto elevato (circa 400.000 euro), avrebbe delle conseguenze sulla struttura del ponte, in quanto su di esso andrebbe a gravare il peso statico di oltre 1200 metri lineari (600 metri per lato) per tre metri di altezza di barriere, peraltro ampiamente esposte a vento e vibrazioni. Quale sarebbe l’effetto su un ponte che non è stato progettato per sostenere in maniera permanente tale peso? Posso comunque affermare fin d’ora che per rispondere a questa domanda sarebbero necessari degli studi tecnici ed interventi molto costosi e che qualunque ingegnere sarebbe molto in difficoltà ad apporre la propria firma». Stesso discorso per le barriere in plexigas che »creerebbero un effetto vela che potrebbe, anch’esso creare problematiche alla struttura del ponte».
Preso atto delle controindicazioni tecniche il presidente difende la scelte del sistema di videosorveglianza: «Al momento, dunque, abbiamo adottato un altro tipo di soluzione, che potremmo definire come “combinata”, ovvero, procederemo con la posa di un sistema anti-intrusione, video sorvegliato, che monitora ciò che accade tra guard rail e ringhiera, abbinato alla posa di reti metalliche per tutta la lunghezza del ponte. La rete metallica, che ha un peso sostanzialmente trascurabile e non sarà soggetta ad effetto vela, avrà lo scopo di allungare i tempi d’azione, consentendo così ai soccorsi di intervenire a seguito dell’immediata allerta, già scattata nel momento di superamento del guard rail. Luci e sirene collegate al sistema di allarme serviranno ad attirare l’attenzione di chiunque possa intervenire nell’immediatezza».
La conclusione è rivolta a coloro che in questi giorni si sono scatenati contro cancelletti, videosorveglianza, sistemi d’allarme e quant’altro: «Comprendendo che al giorno d’oggi siamo circondati da tuttologi e frotte di opinionisti da tastiera ho ritenuto doveroso esporre qualche precisazione, rammentando che non si può fare tutto ciò che ci viene in mente.
Concludo confermando che la Pubblica Amministrazione cerca e propone soluzioni, proprio come sta facendo la Provincia di Biella, differenziandosi in maniera netta da chi oggi passa il proprio tempo a scrivere, cavalcando l’onda emotiva creatasi attorno a questa triste problematica, ma che, pur avendo ricoperto cariche di vertice in Comune o Provincia, non hanno mai mosso un dito, se non, appunto, quello per battere sulla tastiera. Oggi, queste persone dovrebbero solamente vergognarsi di approfittare di questa difficile situazione, ben sapendo che quando hanno avuto la loro possibilità di intervenire concretamente non hanno fatto nulla»
«Purtroppo – è la conclusione di Emanuele Ramella Pralungo – sono consapevole anche quanto metteremo in campo non sarà risolutivo, perché come già detto la parte più difficile del lavoro, legata all’intercettazione e cura del disagio spetta alla struttura sanitaria e noi non possiamo che mettere in campo dei palliativi, seppur nel migliore modo possibile. In ogni caso, se questo intervento servirà a salvare anche una sola vita, ne sarà valsa la pena!
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