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Sto cercando la figlia che ho abbandonato. Voglio spiegarle

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Sto cercando la figlia che ho abbandonato. Voglio spiegarle

Cara A. A., forse non ti ricordi di me e non immagini neanche che io ti stia cercando. Non so se ti abbiano mai detto il mio nome. Te lo dico io: Loredana M. Sono la mamma che ti ha dato alla luce. Ti penso sempre e mi manchi tantissimo. So che la tua famiglia adottiva si è presa cura di te e ti vuole bene. Io non voglio portare scompiglio nella tua vita; vorrei solo poterti rivedere, riabbracciare e raccontare come sono andate veramente le cose.
Non sono stata io a volermi separare da te: sin da quando scoprii che eri nel mio grembo, da subito ti amai, e amarti significò per me difenderti da tutto e da tutti. Riuscii a farlo solo fino al tuo anno e mezzo di vita. Sono diventata di nuovo mamma, ma nessun figlio può sostituirne un altro. Tu sei il mio pezzo di cuore mancante. Senza di te il mio cuore continuerà a sanguinare.
Tuo fratello V. vorrebbe tanto conoscerti. Ha 5 anni e mezzo ed è nato nel tuo stesso mese, il 04 febbraio 2013; tu invece nascesti il 13 febbraio 2006.

Avrai ricordi molto sfumati di quel periodo che passammo insieme, ma so che ne è restata traccia nel tuo cuore. Tu non ricorderai la fisionomia del mio volto, ma io ricordo la tua e la mia impressa nei tuoi occhi. Mi piace immaginare come sarai diventata ora che hai dodici anni! Quando mi dissero che non ti avrei mai più potuta vedere, il mio cuore andò in mille pezzi. La mia vita aveva perso significato: mi avevano tolto l’aria, la mia bambina, la mia ragione d’esistere. Ho trascorso un periodo molto difficile e triste: mi sentivo vuota senza te… Incontrare l’uomo che poi è divenuto mio marito mi ha ridato speranza. E, quando seppi di aspettare il tuo fratellino, mi dissi che la vita è capace di riservare sorprese e che forse un giorno avrei potuto rincontrarti!
La speranza di rivederti e il tuo fratellino V. mi danno la forza di andare avanti. Non so se ogni volta che ti penso o che parlo di te, tu lo senta. Sai, si dice che, quando qualcuno ti pensa o ti nomina, fischiano le orecchie: chissà, magari a te succede … e nello stesso momento pensi anche tu un po’ a me. Sono tante le cose che avrò da raccontarti. Se e quando ci rivedremo, il tempo sarà annullato nei nostri sguardi e potremo ricominciare da dove avevamo lasciato. La mia unica speranza è che tu mi faccia quel regalo che la vita mi ha strappato: TE. TI ASPETTO. Ti abbraccio forte,

Mamma Loredana

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