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«Soffocati da sei anni dal caos dei parcheggi» – FOTO
“Situazione insostenibile intorno a S. Sebastiano a Biella”
«Soffocati da sei anni dal caos dei parcheggi».
«Soffocati da sei anni dal caos dei parcheggi»
Auto posteggiate in divieto di sosta, davanti ai portoni, sulle strisce pedonali. C’è perfino chi si inventa da solo il parcheggio utilizzando dei sacchi di cemento. È il volto dell’inciviltà che ogni giorno trasforma il Vernato ai piedi del Piazzo in una giungla, mettendo a rischio pedoni e residenti, rallentando le consegne dei corrieri e intralciando anche i mezzi di soccorso. «La Croce Rossa, quando deve uscire dal deposito, è costretta a fare lo slalom tra le auto in sosta selvaggia. Anche in emergenza deve perdere tempo prezioso e questo è gravissimo», denuncia una residente che si fa portavoce del disagio della zona.
La fotografia di questo angolo di città è impietosa: dal parcheggio multipiano ex Boglietti alla biblioteca dei bambini e ragazzi, quello che dovrebbe essere un riferimento della vita quotidiana – con scuole, case, servizi, luoghi di cultura e di culto – è diventato il simbolo dell’anarchia automobilistica.
«I divieti di sosta non vengono rispettati nonostante ci sia un’apposita cartellonistica che li segnala, le auto si piazzano ovunque. Ci sono veicoli davanti agli stop, sulle fermate dei mezzi pubblici, in mezzo alla carreggiata. Via Quintino Sella, nel tratto che costeggia il Museo del Territorio e la sede della Croce Rossa, viene utilizzata in contromano da diversi automobilisti; si tratta di persone che vivono qui e sanno ciò che fanno. La strada che costeggia la basilica di San Sebastiano, via Agostino De Fango, che sarebbe a due corsie, è ridotta a una: bisogna fermarsi ogni volta e decidere chi è il primo a passare. La domenica, durante la messa, è tutto bloccato. E questo interessa anche i mezzi di soccorso, che faticano a transitare».
Lo scenario si ripete identico più avanti, verso la piazza del Bersagliere. Anche qui le regole del codice stradale sembrano non valere. «La situazione è pericolosissima, prima o poi si rischia che qualcuno venga investito. Noi residenti chiediamo semplicemente il rispetto della segnaletica esistente: non parcheggiare sulle strisce, non occupare gli spazi per disabili senza il cartellino, non piazzarsi davanti agli ingressi delle case. E specialmente non intralciare i soccorsi, perché questo costituisce un reato penale. Nulla di straordinario insomma, solo un po’ di civiltà».
Nemmeno il parcheggio del Chiostro, dietro alla biblioteca dei bambini e dei ragazzi si salva. «In questo caso è colpa anche dell’amministrazione, perché quel posteggio è in condizioni pietose: buche come crateri, lavori “infiniti” che riducono lo spazio, macchine messe in disordine. Eppure a cinquecento metri abbiamo un multipiano che basterebbe utilizzare, facendo qualche passo in più. Invece no: ognuno si sente libero di sostare dove gli pare e piace, creando disagi anche agli operatori che devono portare i materiali con i camioncini. Spesso non riescono nemmeno a entrare».
Il punto più critico resta però la costa San Sebastiano. «Ci sono mezzi a tutte le ore parcheggiati davanti ai portoni delle case che ne impediscono l’accesso. Ma non è tutto. Alcuni soggetti hanno anche deciso che un’area pubblica potesse trasformarsi in parcheggio privato: prima con fioriere, poi fatte rimuovere, ora con sacchi di cemento piazzati al mattino e tolti alla sera per riservarsi il posto. Oltre a un vaso, che è comunque ritornato. Questa situazione va avanti da sei anni. E se qualcuno osa occupare quello spazio, scattano insulti e mani addosso. Persino minacce. C’è chi si vanta di avere “conoscenze importanti” per restare impunito. È assurdo».
«Le chiamate alla Polizia municipale sono state tante negli anni ma ormai non interviene più nessuno. Siamo stufi di non essere presi sul serio. Chiediamo un’azione immediata a chi di competenza perché non ne possiamo più».
Un grido d’aiuto lanciato dai residenti: rispetto delle regole, più controlli, più responsabilità da parte di tutti.
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Giorgio
9 Ottobre 2025 at 11:49
Tutti capaci solo di frignare a Biella. Evidentemente non avete altri problemi.
Filippo
9 Ottobre 2025 at 16:23
Va bene, adesso ci dica i suoi problemi. A parte il benaltrismo.
.Bruno
9 Ottobre 2025 at 13:27
è la solita maleducazione di automobilisti rimbiccilliti tutto si può fare e la scuola di persone così è grande