Situazione carceri: troppe criticità anche a Biella

Situazione carceri: troppe criticità anche a Biella

il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra del Consiglio Regionale del Piemonte, con la consigliera Giulia Marro, ha partecipato alla presentazione del dossier sulle criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi che si è tenuta a Palazzo Lascaris in presenza del Garante Regionale delle persone private di libertà Bruno Mellano, e altri garanti comunali del Piemonte.

Un rapporto annuale che ha messo in luce la discrasia di dati e numeri che provengono dal mondo carcerario: aumento di detenuti in parallelo alla diminuzione personale di polizia penitenziaria, aumento di problematiche sanitarie (malattie croniche, dipendenze) e diminuzione personale e servizi sanitari, alto numero di stranieri e spesso totale assenza di mediatori culturali, aumento numero di persone detenute indigenti e tagli del 50% del budget per permettere contratti di lavoro interni al carcere per detenuti. Gli annunci dei finanziamenti per l’edilizia carceraria sono da monitorare, perché sono tanti i ritardi e lunghe le trafile che hanno complicato la condizione di alcuni istituti in Regione.

Il 2024 è un anno di tristi primati tra cui il numero di suicidi, 88 in 12 mesi (7 in Piemonte), mai registrato prima. Inoltre i dati allarmanti di sovraffollamento, atti di autolesionismo, i disordini interni causati da detenuti, le indagini di torture per agenti di polizia penitenziaria, incrociati con l’alta percentuale di recidiva (7 su 10 detenuti tornano in carcere) sono elementi che sottolineano l’urgenza di mettere il tema carcere al centro del dibattito pubblico. Anche vista la tendenza dell’attuale governo e della sua maggioranza parlamentare ad introdurre diverse nuove leggi che inventano altrettanti nuovi reati e che prevedono l’entrata in carcere di un sempre più alto numero di persone.

La consigliera Marro, che è intervenuta nel corso della presentazione, ha dichiarato: “Le problematiche emerse oggi sono le stesse che ho riscontrato nel corso delle visite alle carceri del nostro territorio, 10 su 13 dall’inizio di questa Legislatura. C’è bisogno di serio investimento di fondi per progettualità lungimiranti che possano intervenire in modo efficace nel rendere le infrastrutture carcerarie luoghi degni di vita e di lavoro e la logistica e i servizi rispettosi dei valori costituzionali propri di un Paese civile e democratico. Ringrazio il Garante regionale e i garanti comunali per il loro prezioso lavoro, che ci aiuta ad aggiornare costantemente la fotografia delle reali condizioni di chi vive in carcere e che non possiede altri molti strumenti per farsi sentire da chi è fuori”.